“Utopia”, la nuova società creata in una stalla TV

John De Mol, il produttore televisivo che ha creato il format del “Grande Fratello” ed è diventato miliardario grazie alla cessione a Telefonica di Endemol, ha realizzato una nuova trasmissione TV. Per ravvivare la formula ormai stanca del reality-show, De Mol ha pensato ad un programma, “Utopia”, che avesse come scopo di creare una società migliore.

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ROBIN UTRECHT/AFP/Getty Images

L’UTOPIA DI JOHN DE MOL – A Laren, una cittadina olandese vicina ad Amsterdam, da diversi mesi si gira una nuova trasmissione televisiva ideata da John De Mol. Il programma si chiama “Utopia”, ed è un nuovo reality-show progettato dal creatore di “Big Brother”, “The Voice” ed altri formati di successo per ravvivare un settore ormai stanco. I quindici protagonisti di “Utopia” vivono in un’enorme baracca di legno, separati col filo spinato da qualsiasi civilizzazione, in compagnia di due mucche e venticinque galline. All’ingresso nella stalla hanno trovato un allacciamento all’acqua e alla corrente, un tesoro di 10 mila euro, un telefono cellulare con un credito di 25 euro, nessun tipo di riscaldamento, nessun mobile, nessun servizio igienico, ma con un compito che è la base del programma. Entro la fine dell’anno dovranno sviluppare la società ideale, ovvero l’utopia che intitola lo show. Un esperimento sociale, come da definizione dello stesso John De Mol, che sta attraendo grande attenzione nel pubblico olandese, ha interessato molte TV straniere.

UTOPIA E LA NUOVA SOCIETÀ – John De Mol rimarca a Süddeutsche Zeitung come “Utopia” non possa essere davvero paragonata al “Grande Fratello. Secondo il fondatore di Endemol si tratta in realtà di un esperimento sociale. « Non ci sono giochi, non c’è uno show, non ci sono compiti assegnati ai concorrenti oppure premi. Questo è un esperimento anche per noi produttori. Gli abitanti della stalla devono organizzarsi da solo, costruire i loro letti, coltivare il loro cibo, fare affari col resto del mondo, con l’eccezione degli amici o dei familiari con cui i contatti sono vietati». Per John De Mol “Utopia” è come una soap opera, che ogni giorno aiuta a conoscere le persone nel loro tentativo di realizzare una società migliore. Il pubblico, ogni due settimane, decide chi escludere dalla baracca di “Utopia”, e far entrare un altro concorrente. Nei giorni precedenti all’incontro tra il quotidiano tedesco e il produttore olandese uno dei protagonisti di “Utopia” ha picchiato un altro concorrente. Per De Mol è un altro aspetto normale della nuova vita tentata in questo esperimento sociale condotto sotto le telecamere.

UTOPIA E LA NUOVA TV “Utopia” va in onda da inizio anno, e ha raggiunto percentuali di ascolto significative. Il programma viaggia su una media di 1 milione di spettatori, un numero importante nei Paesi Bassi, che hanno una popolazione di 16 milioni di persone. Il colosso americano Fox ha comprato il format e lo trasmetterà in autunno, mentre in Germania arriverà ad inizio dell’anno prossimo. In questi mesi di programmazione i protagonisti dello show hanno comprato una cucina prefabbricata, un computer, che permette ai concorrenti di commerciare i loro prodotti. Per migliorare la coltivazione è stata comprata una serra, mentre 100 telecamere riprendono i dialoghi quotidiani, che si possono vedere su internet e su una striscia televisiva in onda ogni giorno. Per De Mol “Utopia” rappresenta la nuova televisione capace di regalare sorprese agli spettatori, e sarcasticamente il quotidiano tedesco nota come a breve ci sarà anche un parto nella stalla. Solo che in questo caso si tratta della mucca che accompagna i concorrenti.

Foto copertina: ROBIN UTRECHT/AFP/Getty Images

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