Quando sulla scrivania del sindaco di Lissone Concetta Monguzzi è arrivata la lettera di una mamma che chiedeva un’ordinanza per sospendere i bambini vaccinati di recente dalla scuola, il primo cittadino non si è scomposto: «Ho pensato subito che fosse qualcosa di improponibile, non supportata da alcuno studio scientifico e influenzata dal dibattito che si sta svolgendo in Italia».
In ogni caso, Monguzzi ha fatto quello che ogni sindaco attento alle richieste dei cittadini dovrebbe fare: «Non sono un medico, un biologo o quant’altro – dice ai microfoni di Giornalettismo – e allora ho chiesto supporto all’Ats (Agenzia di tutela della salute, ex Asl, ndr) che mi ha risposto dicendo che non c’è correlazione tra la vaccinazione e il contagio, tranne in casi rarissimi relativi al vaccino per la varicella. Quindi, ho inviato questa risposta alla signora, chiarendo che non ci sarà alcuna ordinanza come quella che mi è stata richiesta».
Eppure, qualcuno ha preso almeno uno spunto da questa lettera. I consiglieri del Movimento 5 Stelle e di una lista civica Pier Marco Fossati e Roberto Perego sono partiti proprio dalle parole della mamma di Lissone per chiedere un consiglio comunale aperto al pubblico attraverso cui informare la popolazione sulla legge Lorenzin e sulle «procedure di attuazione a livello territoriale» della legge stessa.
Il sindaco è disposto ad accogliere questa richiesta: «Sono partiti da questa lettera, ma magari nemmeno i consiglieri di minoranza interessati la condividono – ha spiegato Concetta Monguzzi -. È tra i loro compiti quello di proporre discussioni su tematiche nazionali che hanno delle ricadute a livello locale. Ovviamente, nel momento di approfondimento che loro chiedono ci sarà un contraddittorio. Il tema è molto caldo e se sono necessari dei chiarimenti, ben vengano».
(FOTO dal sito ufficiale del Comune di Lissone)