M5S Piemonte alla carica contro il decreto Lorenzin: «Escludere da nidi e materne bimbi già iscritti non vaccinati è violenza politica inutile», scrive sul suo blog. «Apprendiamo con sgomento della nuova circolare promossa dai Ministeri della Salute e dell’Istruzione che non permetterà ai bimbi 0-6 non vaccinati di frequentare nidi e materne. A dimostrazione che il decreto Lorenzin e la successiva conversione in legge, sono un insieme di norme confuse», proseguono i grillini.
Dal decreto Lorenzin e dalla sua successiva legge di conversione, infatti, si capiva che i bimbi non vaccinati sarebbero rimasti fuori da scuole, nidi e materne a partire dall’anno scolastico 2019-2020. Nei due anni precedente la mancata regolarizzazione dell’obbligo vaccinale avrebbe comportato multe e richiami, ma non la decadenza dell’iscrizione. «È infatti impossibile comporre una norma retroattiva, ne consegue che qualora i bimbi fossero stati già iscritti prima della scadenza di legge (10 settembre 2017) non possono decadere dall’iscrizione. Da qui la recente interpretazione sconcertante dei due ministeri: sono iscritti ma non possono frequentare, che è una contraddizione in termini ed è una indebita e violenta forma di discriminazione, per di più sproporzionata rispetto agli effetti che si intendono raggiungere», spiega il gruppo regionale del M5S Piemonte.
Il M5S Piemonte attacca le circolari dei ministeri di Salute e Istruzioni anche da un punto di vista scientifico. «È del tutto evidente che anche qualora, col ricatto dell’espulsione da nidi e materne, tutti i bimbi 0-6 si vaccinassero otterremmo ben poco dal punto di vista epidemiologico», scrive il gruppo, riportando i numeri dei bimbi non vaccinati.
Stiamo parlando infatti per l’esavalente al massimo di 150.000 bambini 0-6 non vaccinati e di malattie non attualmente presenti (polio e difterite), non trasmissibili (epatite B e tetano) o non particolarmente diffuse (pertosse, haemophilus). Per il vaccino morbillo parotite rosolia (Mpr) parliamo al massimo di 450.000 bimbi non vaccinati (15% di 3 milioni di bimbi 0-6), tra questi al momento solo il morbillo pare dare problemi con un picco di 4000 infezioni nel 2017 (dati molto maggiori del 2016 ma pari al 2008 e 2011, con equivalente copertura vaccinale). Per il morbillo, ci sono decine di milioni di adulti non vaccinati e non immunizzati naturalmente che rappresentano il vero bacino della malattia, non i bimbi 0-6 non vaccinati. Infatti i dati nazionali ci dicono che i casi di morbillo si stanno spostando dai bambini agli adulti, con età mediana di 27 anni e casi più complicati rispetto a quelli dei bimbi. Perché dunque espellere violentemente dal sistema educativo centinaia di migliaia di bimbi senza ottenere risultati significativi? Le prime parole che ci vengono in mente sono: incompetenza ed incapacità.
Foto copertina: ANSA/ CIRO FUSCO