Un intervento destinato a fare rumore. Nel corso del convegno «Vaccini: tra nuovi obblighi e diritto alla libertà di scelta» a Firenze, il vicepresidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena ha lanciato una vero e proprio guanto di sfida giuridico alla legge sui vaccini voluta dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Carta costituzionale alla mano, infatti, il giurista ha mostrato tutti i dubbi che circondano questo provvedimento dal punto di vista legale.
«La legge è incostituzionale in più punti – ha detto Maddalena nel corso del suo intervento davanti a circa 1200 persone – : viola l’articolo 32, che prevede il trattamento sanitario solo se rispetta la dignità umana: il libero consenso è alla base di quest’ultima e, pertanto, si configura la prima violazione. Poi, viola l’articolo 34, che prevede che la scuola sia aperta a tutti, nonché l’articolo 3, che determina il principio di uguaglianza».
Secondo Maddalena, poi, la legge non soltanto è incostituzionale ma «dal momento che impedisce ai bambini di frequentare la scuola o li tiene lontani dai compagni perché non sono stati vaccinati, è un vero e proprio atto di violenza». Pertanto, in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla legge, Maddalena ha invitato i genitori a fare ricorso ai tribunali amministrativi regionali, per cercare di bloccare temporaneamente la sua applicazione.
«Io non sono un medico – ha concluso Maddalena – e quindi non posso dire di essere contro o a favore dei vaccini. Mi esprimo da giurista: la Consulta ha stabilito che il principio di obbligatorietà può essere valido solo se viene dimostrato scientificamente che i vaccini non fanno male. E, purtroppo, su questo punto manca la certezza».
Sempre presso il teatro ObiHall di Firenze, durante il convegno organizzato da Assis e Amcp, con la media partnership di Terra Nuova, i relatori hanno annunciato una serie di ricorsi contro la legge: molti giuristi e avvocati sono a favore della legge ma, spiegano, sono assolutamente convinti dell’incostituzionalità della legge Lorenzin.