Vaccini, scattano le indagini dei Nas nelle Asl romane

Un esposto arrivato in procura dopo la puntata di Report sul papilloma virus fa partire le indagini dei Nas sui vaccini nelle Asl romane. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Messaggero, i carabinieri hanno ricevuto la delega dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e la pm Maria Letizia Golfieri che li incaricano di fare accertamenti sulla corretta distribuzione di questi vaccini, su eventuali danni provocati e sulle successive comunicazioni effettuate.

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VACCINI NAS, L’ESPOSTO ALLA PROCURA

I dati di cui entreranno in possesso i militari riguardano audizioni di persone informate sui fatti e report dell’Aifa (l’agenzia italiana del farmaco) e del ministero della Salute. Sia chiaro: secondo i magistrati non sarebbero i vaccini in sé a essere pericolosi, ma alcuni medicinali potrebbero essere stati diffusi seguendo delle modalità non proprio regolari, con l’omissione di alcuni passaggi di controllo. E al centro dell’inchiesta non ci sarà soltanto il vaccino contro il papilloma virus, ma una lunga lista di medicinali.

VACCINI NAS, I FARMACI INTERESSATI

La segnalazione arrivata in procura e a partire dalla quale le forze dell’ordine stanno indagando, è focalizzata su alcune vaccinazioni facoltative e non su quelle obbligatorie, che servono per evitare difterite, poliomielite, tetano ed epatite B. C’è anche, però, la menzione del vaccino esavalente, che prevede diversi cicli obbligatori e due opzionali.

FOTO: ARCHIVIO/ ANSA

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