Viaggio nel mondo dell’atletica: i salti

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David Lekuta Rudista in meno di una settimana ha abbattuto per due volte il record del mondo degli 800metri, fermando infine il cronometro in 1 minuto 41 secondi e 01 centesimi abbassando così di un decimo il precedente primato di Wilson Kipketer, datato 1997. L’impresa è notevole sia perché il record era vecchio di tredici anni sia perché a differenza di quanto capita nel nuoto (o forse sarebbe meglio dire capitava vista l’abolizione dei supercostumi) nell’atletica solo Bolt sembra riuscire a far cadere facilmente record su record. Scartabellando l’archivio statistico della Iaaf, l’associazione internazionale delle federazioni di atletica ovvero la federazione mondiale dell’atletica, si noterà che non è raro trovare record vecchi di decenni e che soprattutto nel settore dei lanci/getti e dei salti i primati raggiungono anche il quarto di secolo. In questo articolo vogliamo soffermarci sui salti, di seguito l’elenco dei record del mondo maschili e femminili nelle quattro discipline olimpiche.



SALTO IN LUNGO

MASCHILE: Mike Powell 8.95 metri, realizzato il 30/08/91



FEMMINILE: Galina Chistyakova 7.52 metri, realizzato il 11/06/88

SALTO IN ALTO



MASCHILE: Javier Sotomayor 2.45 metri, realizzato il 27/07/93

FEMMINILE: Stefka Kostadinova 2.09 metri, realizzato il 30/08/87

SALTO TRIPLO

MASCHILE: Jonathan Edwards 18.29 metri, realizzato il 07/08/95

FEMMINILE: Inessa Kravets 15.50 metri, realizzato il 10/08/95

SALTO CON L’ASTA

MASCHILE: Sergey Bubka 6.14 metri, realizzato il 31/07/94

FEMMINILE: Elena Isinbaeva 5.06 metri, realizzato il 28/08/09

*Si noti che per semplicità abbiamo considerato solo i risultati all’aperto e che i dati sono presi dall’archivio Iaaf aggiornato al 16 luglio 2010

RISULTATI SOVRAUMANI – Si osserva facilmente che con l’eccezione del salto con l’asta femminile, specialità che solo ultimamente ha avuto un grande sviluppo, tutti gli altri primati sono antecedenti al 1995, ovvero vecchi di almeno 15 anni. Verrebbe da pensare che il settore dei salti è in grossa crisi, fermo a quindi anni fa, che quei record sono prestazioni difficilmente avvicinabili, al limite dell’umano. Dare una spiegazione convincente e verificata sul perché questi primati resistano da così tanto è impresa ardua: si potrebbe riflettere sulla mancanza di campioni ai giorni d’oggi, o sul livello dei fenomeni del passato o forse si dovrebbe disquisire su ragioni tecniche o motivazioni più “oscure” che potrebbe essere alla base di record così irraggiungibili, comunque sia difficilmente si potrebbe trovare una rispostaunivoca, perché ben diversa è la storia recente e la situazione odierna delle diverse specialità. Proviamo allora ad analizzare i risultati degli ultimi decenni.

SALTO IN LUNGO MASCHILE – Se il record di Powell (8.95 metri) è del 1991, la seconda miglior prestazione di sempre è addirittura del 1968 di Beamon (pur ottenuta in altura) e inoltre le prime otto misure di tutti i tempi, di cui ben 5 appartengono a Carl Lewis, sono antecedenti al primato mondiale. Se consideriamo infine le migliori trenta misure solo tre sono avvenute dopo il 1995 e tutte negli ultimi tre anni: Phillips 8,74m, Saladino 8,73 m e Tsatoumas 8,66 m. Misure comunque ben lontane sia dal record di Powell sia dalla magica soglia di 9 metri che per ora pare non correre grandi rischi. Infine è interessante osservare come la media delle migliori prestazioni mondiali degli anni dal 1982 al 1995 è di circa 8,73 con ben cinque atleti capaci di raggiungere tale risultato, mentre negli ultimi quindici è stata raggiunta solo da Saladino e Phillips. Insomma la specialità è ferma da circa quindi-vent’anni e solo negli ultimi tre si è tornati a risultati di livello, pur ancora ben lontani dal record. Per gli appassionati su youtube si trovano le immagini della finale mondiale di Tokyo 91 con il record del mondo di Powell e 8.87metri di Lewis. Una sfida davvero stellare.

SALTO IN LUNGO FEMMINILE – Il Record del mondo è datato addirittura 1988, della allora sovietica Chistyakova volata addirittura a 7.52 metri. Le migliori dieci prestazioni di sempre sono state realizzate tutte fra il 1986 e il 1994 da sole tre atlete: la Drechsler, la Joyner-Kersee, oltre alla primatista del mondo che ad oggi sono ancora le uniche capaci di superare i 7,44 metri. Solo la Kotova nel 2002 con 7,42 e la Lebedeva nel 2004 con 7,33 sono riuscite a fornire prestazioni di livello negli ultimi quindici anni. L’immagine globale che ne deriva non può che essere quella di una specialità in grande crisi, situazione che però stride con quella del salto triplo femminile (vedi sotto). Situazione strana che dà da riflettere sulle prestazioni di fine anni ‘80 – inizio ‘90.

SALTO TRIPLO FEMMINILE – Qui il record del mondo è del 1995 dell’ucraina Kravets con 15,50 metri. Ma la specialità appare in piena salute e in forte sviluppo nell’ultimo decennio: infatti delle migliori dieci misure di sempre (dai 15,29 m in su) solo due sono antecedenti all’anno 2000, entrambe ad opera della primatista mondiale. Lebedeva, Mbango Etone, Devitzi, Aldama, Savigne, sono atlete che hanno dominato recentemente e che dopo la Kravets hanno le misure migliori in assoluto. Come si vede situazione ben diversa dal lungo.

SALTO TRIPLO MASCHILE – I 18,29 metri saltati da Jonathan Edwards nel 1995 sono a tutt’oggi record del mondo oltre che prestazione incredibile e inavvicinabile dato che la seconda prestazione di sempre è distante ben venti centimetri, ad opera di Harrison nel 1996. Le migliori misure mai realizzate sono state saltate tra 1995 e 2001 e solo il 17.90metri del brasiliano Gregorio del 2007 e il 17.98 metri del francese Tamgho proprio del 2010 sono risultati che avvicinano le migliori prestazioni di sempre. Grandi prestazioni ma ancora lontane dal record. In definitiva a livello maschile vi è un record che sembrerebbe fuori portata, inoltre nel dopo Edwards la specialità ha vissuto una fasi di stasi che solo ora con il francese Tamgho sembra poter finire.

SALTO IN ALTO MASCHILE – I 2.45 metri del record del mondo di Javier Sotomayor, saltati nel 1993, sembrano a tutt’oggi irraggiungibili. Difatti è da dieci anni che nessun atleta riesce a superare l’asticella posta a quote superiori ai 2,38 metri. L’ultimo a riuscirvi fu il russo Voronin che raggiunse i 2,40metri nell’estate del duemila. Oltre a Voronin e Sotomayor altri cinque atleti sono riusciti a superare i 2,40metri, ma tutti prima dell’anno 95. Non solo Sotomayor quindi, il cubano fu capace di andare per più di quindici volte sopra tale quota, ma anche Sjoberg, Paklin, Povarnitsyn, Matei e Austin. In sostanza le misure dei primi anni novanta paiono ad oggi fuori portata ed il primato di Sotomayor quasi irreale. Che ci voglia un’altra rivoluzione alla Fosbury?

SALTO IN ALTO FEMMINILE – Apparentemente, almeno stando alla data (1987) del record del mondo della Kostadinova, sembrerebbe che anche l’alto femminile stia vivendo anni di crisi. La realtà è però diversa, ben cinque atlete nell’ultimo decennio hanno raggiunto quota 2.05 metri: Vlasic, Cloete,Berggvist,Slesarenko,Friedrich. Con la croata Vlasic capace di saltare con continuità oltre certe misure, giungendo nell’agosto 2009 ad un solo centimetro dal record del mondo, peraltro tentato più volte. La sensazione è che il primato della bulgara Kostadinova possa essere presto battuto.

SALTO CON L’ASTA MASCHILE – Per capire realmente lo stato di salute del salto con l’asta maschile bisogna tener conto di quanto sia stato fenomenale Sergej Bubka, uomo capace di realizzare diciassette record del mondo all’aperto e diciotto indoor, primo uomo a superare la barriera dei sei metri, barriera da lui superata per ben quarantatre volte, fino a fissare il record del mondo a 6,14 metri nell’estate del 1994. Fa impressione pensare che dopo Bubka i migliori, Tarasov (1999) e Markov (2001), hanno saltato “solo” 6.05 metri. Oltre al primatista ucraino soli altri quattordici atleti (all’aperto, più altri due indoor) hanno superato la soglia dei sei metri, di cui otto nell’ultimo decennio. Considerato che solo Bubka fu capace di raggiungere tali misure si può concludere che la specialità è comunque viva, sebbene probabilmente dovranno passare moltissimi anni prima che il record del mondo cada. Per completezza: il record del mondo indoor appartiene allo stesso Bubka, capace di superare l’asticella posta a 6.15 metri.

SALTO CON L’ASTA FEMMINILE – Discorso analogo vale per il salto con l’asta femminile, dove la grande dominatrice è Elena Isinbaeva, atleta capace nel giro di sette anni di portare il record del mondo da 4,83 metri a 5.06 metri all’aperto e a 5 metri netti indoor. Unica donna finora capace di superare, ma anche solo avvicinare la barriera dei cinque metri. Dietro di lei la Suhir a 4.92 metri (2008) e la Feofanova con 4.88 metri, misura superata nel giugno 2004 e che per un mese fu record del mondo. Insomma la specialità appare in crescita, al traino di una campionessa e di un personaggio come la Isinbaeva, l’atleta russa però ha ultimamente deciso di prendersi una pausa indefinita.