Confessioni di un venditore di Viagra

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Jamie Reidy, ex rappresentante farmaceutico, ha scritto un libro da cui è stato tratto un film di successo. Ci racconta come ha cominciato e il perché del successo della “miracolosa” pillola blu


Amore e altre droghe” (titolo originale Love and Other Drugs) è un film  diretto da Edward Zwick, interpretato da Jake Gyllenhaal e Anne Hathaway. La trama del film è basata, essenzialmente, sul romanzo che narra una storia “vera” intitolato “Hard Sell: The Evolution of a Viagra Salesman” scritto da Jamie Reidy. Nel film vengono ripercorse le vicende esistenziali appunto dello stesso Reidy un  rappresentante di viagra per un’importante industria farmaceutica, che peraltro si presenta anche come un tombeur de femmes di tutto riguardo. E’ uno che sa farci con le donne, fino a quando durante una delle sue vendite conosce Maggie Murdock, una donna affetta dal morbo di Parkinson. I due finiranno per innamorarsi e vivranno un’intensa storia d’amore. Newsweek ha incontrato Jamie Reidy e ne ha tratto una bella intervista che qui vi riproponiamo.



SI, E’ TUTTO VERO – A Ramin Setoodeh che lo intervista per il noto settimanale americano, Jamie Reidy confessa: “Sì. Il venditore di Viagra ha preso il Viagra”. Jamie Reidy è stato studente all’Università di Notre Dame, uno che sapeva così poco di scienza che ha abbandonato presto la facoltà di chimica. Si è quindi arruolato nell’esercito, poi nel 1990 ha ottenuto un lavoro alla Pfizer come rappresentate del noto Viagra. Il suo libro,  che ha avuto grande successo in america e all’estero, è stato recentemente riadattato in un film. Gli viene chiesto Come hai trovato questo lavoro? Reidy ripercorre le tappe della sua carriera: “Ho avuto un colloquio con Pfizer- boom- ho avuto un lavoro, aggiungendo che il produttore farmaceutico “ama le tre M: militari, le minoranze, e mormoni”. Perché i mormoni? La risposta di Reidy è divertente. “La logica è, se si può vendere la religione in un paese straniero, si può vendere qualsiasi cosa”. E cosa ha pensato lo scrittore durante la sua prima presentazione del Viagra? “L’hanno svenduta. Hanno pensato che sarebbe stato utile per un determinato tipo di paziente di sesso maschile, quelli con diagnosi di disfunzione erettile. Pfizer era davvero nervosa per le vendite al di fuori dei parametri della FDA, perché pensavano che i soldi sarebbero arrivati col Viagra per le donne.” alla fine ne hanno fatto uso un po’ tutti, come sappiamo. Che cosa è andato storto? “Con un uomo, sai se funziona o no, è abbastanza evidente. Con le donne, non si poteva fissare un tipo di disfunzione sessuale. Alcune donne dicono: “Non ho mai avuto un orgasmo”- Altre : “Ho solo avuto due orgasmi”. Altre ancora non hanno ottenuto sufficiente lubrificazione. Gli scienziati hanno detto: “Lascia perdere!” Così si è tornati ad un marketing prettamente maschile. Chi è stato il tuo target di riferimento? “Collaboravo con un urologo: Ti viene detto che il tuo target di riferimento è: un uomo di 45 anni. A quell’età non è più come quando ne hai 18, e vogliono tornare indietro”.



LA PAROLA ALL’ESPERTO – Questi uomini vogliono fare sesso con le loro mogli o le loro amanti? Reidy risponde  raccontando cosa capita spesso dall’urologo. Questo gli chiede: “Perché siamo qui oggi?” L’uomo risponde: “Non ne ho idea”. la donna gli rifila una gomitata e gli dice: “Siamo qui per il Viagra. Abbiamo bisogno che gli si raddrizzati”. Nessun gioco di parole. Questo è un problema comune quando si discute di Viagra. Ogni frase è un doppio senso”. Setoodeh gli chiede quindi se ha mai preso del Viagra per se stesso? Reidy risponde: “Yeah andiamo. Come potrei mai vendere una droga che non ho provato? Naturalmente, non ho mai preso Zoloft. Non ho mai preso Diflucan… ma il Viagra è fantastico.  Una volta ero a una conferenza vicino a San Francisco. Uno dei medici ha chiesto se poteva essere usato con poppers (una droga) un nitrito di amile, è il termine chimico. Le Poppers sono davvero comuni nella comunità gay. Ho detto, no! Pfizer scoraggia anche l’uso di eroina e cocaina. Noi non stiamo propagandano la combinazione con le droghe illegali”. Quali sono alcuni degli effetti collaterali? “I più comuni sono tre: cefalea, rossore in faccia, e la congestione. L’effetto collaterale più raro era la visione color blu verde”. Visione blu-verde? “Circa nel 3% dei casi dicono di vedere  una tinta verde-blu nei loro occhi”. Gli viene chiesto se fosse vero che si ottengono erezione di quattro ore? Reidy dice non è vero, anche perché sarebbe una cosa pericolosa. Perché? “Quando i muscoli si ritrovano bloccati in questo modo, può causare danni irreparabili”. Qualcosa di doloroso? “Oh, immagino che lo sia”.

PARLIAMO DEL FILM… – A Reidy viene quindi chiesto se il film è fedele al racconto suo libro? “Il mio libro è sicuramente il punto di partenza. Penso che abbiano catturato lo spirito spensierato. Il personaggio di Jake ha delle cose simili ed altre no”. E’ il rischio che si corre con le trasposizioni cinematografiche, del resto. A questo punto il giornalista di Newsweek (come l’autore di questo articolo!) confessa che: “Mi dispiace dire che non ho letto il libro, c’era un interesse di amore? “Non c’è – Risponde divertito Reidy –  Non preoccuparti per  non averlo letto. Mia mamma non l’ha finito. Pensava che ho raccontato pubblicamente troppi segreti di famiglia ed ha smesso di leggere a pagina 17. Ho lasciato fuori qualsiasi interesse di amore, o storie di sesso con le infermiere, perché ho pensato che mia mamma stava per leggerlo”.