(hanno collaborato al pezzo Stefania Carboni e Gianmichele Laino)
Sappiamo tutti cosa è successo alla filiale Intesa Sanpaolo di Castiglione delle Stiviere dove Katia, direttrice entusiasta, fa cantare «Io ci sto» ai suoi dipendenti. Il video motivazionale è diventato virale e le persone coinvolte si sono beccate critiche e offese dopo che erano stati dati in pasto ai social. Questo perché, evidentemente, oltre al mero scherzo e l’ironia, le persone non sanno ancora usare la rete. Però, pian piano, sono spuntati altri video sullo stesso contest interno all’azienda: Bancarius Karma e perfino uno con un cane che scorrazzava nella filiale fiorentina.
Così ci siamo chiesti: ma dove diamine è nato tutto ciò? E, soprattutto, chi ha contribuito a rendere virali i video dei poveri dipendenti?
L’iniziativa era stata concepita come un qualcosa di interno all’azienda Intesa Sanpaolo. Invece, per l’assurdo meccanismo della condivisione via social network, è diventato il caso mediatico del giorno. Quei video non erano stati realizzati per essere condivisi con un pubblico ampio. «L’iniziativa non aveva particolari motivi di riservatezza, ma doveva restare interna – spiega a Giornalettismo Leonardo Torrini, il responsabile media locali di Intesa Sanpaolo -. I video puntavano a implementare il dialogo tra le filiali e non dovevano essere pubblicati».
Ma la fonte originaria da cui è partita la diffusione non è ancora nota: «Si tratta di un’azienda di 90mila dipendenti, è difficile individuare chi ha fatto partire questo giro incredibile di visualizzazioni – continua Torrini -. Ma chiunque lo abbia fatto si deve assumere le sue responsabilità: in un secondo momento, valuteremo se prendere eventuali provvedimenti».
Qualche giorno fa il sindacato Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), lo stesso che ha sottoscritto, insieme ad altri, la denuncia contro i video «fantozziani», aveva condiviso sulla sua pagina il video «Bancarius Karma». Era il 28 settembre. Purtroppo il link, salvato grazie al sito Darwinite su Youtube,(https://www.facebook.com/FABIIntesaSanPaolo/videos/1228615490573616/) è stato cancellato.
Ora sul wall di Fabi compare questo post.
«Il video è stato pubblicato sulla pagina Facebook Fabi Intesa Sanpaolo – afferma Lando Sileoni, segretario generale Fabi – per una leggerezza. Io stesso, immediatamente, ho dato incarico di rimuoverlo. La pubblicazione non aveva certo secondi fini. In ogni caso, il video era già diventato virale e circolava da diverso tempo. Resta ferma, in ogni caso, la nostra denuncia contro iniziative del genere».