Dopo aver comprato il biglietto del primo premio della lotteria non ha avuto la possibilità di gioire a lungo: è morto per mano del suo migliore amico
SI TEME IL PEGGIO – “Il fortunato vincitore della lotteria potrebbe essere stato ucciso”: è questa la dura ammissione della polizia trapelata due giorni fa. “Secondo gli investigatori, le circostanze emerse finora ci inducono a credere che, con buone probabilità, Shakespeare abbia avuto una morte prematura”, ha spiegato lo sceriffo Grady Judd. Che ha poi aggiunto: “Non abbiamo un corpo, non abbiamo Abraham vivo, non sappiamo se sia morto, ma siamo molto diffidenti e la paura è che sia vittima di un omicidio”.
L’ALLARME DEI FAMILIARI – Si teme il peggio, quindi, a dieci mesi dalla sua scomparsa e a due dalla denuncia dei familiari. I suoi cari, infatti, si sono presentati nell’ufficio dello sceriffo della contea di Polk il 9 novembre scorso, dichiarando di non vedere Abraham addirittura dal mese di aprile. Dopo che il giorno del ringraziamento (quarto giovedì di novembre) è trascorso senza alcun messaggio da parte del fortunato, gli inquirenti hanno deciso di mettere a disposizione di chiunque avrebbe dato informazioni interessanti sulla misteriosa vicenda una ricompensa di ben 5.000 dollari. Senza ottenere risultati, però. Infatti, nonostante gli investigatori avessero preso di mira come responsabile della scomparsa Dee Dee Moore, un socio di Shakespeare, definita “persona interessata alla sua scomparsa”, nessuna accusa, o rivelazione che possa valere più di un indizio, è stata mai depositata.
IL SOSPETTATO – Sono diversi gli indizi che fanno sospettare di Moore. Secondo lo sceriffo, avrebbe addirittura pagato per ottenere deposizioni di falsi
BRUTTO PRESENTIMENTO – L’ex socio di Shakespeare si difende dalle accuse sostenendo di essersi offerto all’amico di aiutarlo nella gestione dell’impero ricevuto in dono dalla buona sorte. Che abbia approfittato della fiducia dell’amico per far suo il bottino? Il dubbio è legittimo. “Vogliamo sapere se è vivo o morto”, ripete ancora lo sceriffo che crede all’eliminazione fisica del vincitore della lotteria. Da quanto emerge i 31 milioni di dollari incassati possono davvero essergli stati fatali. “Se lui si facesse vivo o ci mettesse nelle condizioni di sapere se è vivo o morto noi potremmo terminare le indagini e lui potrebbe continuare a vivere senza fastidi”. Ma i silenzi che seguono le esortazioni dello sceriffo a contattare le autorità per dare notizie, avvalorano la più tragica delle piste investigative.