«C’è una strumentalizzazione evidente. Abbiamo 500 candidati di altissimo profilo. Che qualcuno ora si metta a fare menate su 3 o 4 candidati, mentre abbiamo un presidente eletto, portato sulle spalle, da Nicola Cosentino e Luigi Cesaro, mi pare francamente ridicolo». Sono le parole pronunciate da Vincenzo De Luca in risposta alle critiche per la presenza nelle sue liste di candidati definiti ‘impresentabili’, provenienti dall’estrema destra o dal centrodestra, o appartenenti a famiglie coinvolte in vicende giudiziarie.
De Luca: «Gli impresentabili? Tre poveri cristi che se stavano a casa era meglio» (VIDEO)
L’ex sindaco di Salerno, candidato del centrosinistra alla guida della Regione Campania, ieri intervenendo a Benevento ha parlato di «campagna di aggressione sulle liste» e rivendicato un alto profilo dei suoi candidati. «La lista del presidente a Napoli – ha affermato De Luca dal palco del Teatro Massimo – è capeggiata da un generale di corpo d’armata, che era la principale autorità militare meridionale, un generale a tre stelle. Abbiamo un ex questore, membri dell’Arma dei Carabinieri, docenti universitari, imprenditori, docenti scolastici, presidi, mondo del volontariato, liste straordinarie». Ma – ha poi continuato De Luca – «in una delle liste collegate, nella nottata di presentazione abbiamo trovato 2 o 3 candidati che io non avrei candidato, per ragioni di opportunità politica. Tutto qui».
Poi è arrivato l’affondo contro il suo avversario Stefano Caldoro. «Si monta – ha affermato l’ex sindaco di Salerno – il caso delle liste inquinate. Ma come? Abbiamo una giunta eletta da Nicola Cosentino. Tutti quelli che stanno là li ha eletti Nicola Cosentino. Il presidente della Campania l’ho visto tagliare la torta per inaugurare la campagna elettorale insieme al figlio di Gigino Cesaro. In pratica questi che sono espressione di un sistema di potere che conoscete sembrano chirichetti o bambini alla Prima comunione. E qual è il problema? Tre poveri cristi che stanno in una lista civica e che se stavano a casa era meglio…». Non è mancato un riferimento esplicito alla lotta alla criminalità organizzata: «Se c’è una possibilità di fare pulizia rispetto alla camorra in Campania, questa possibilità e questa speranza ha un nome e un cognome: Vincenzo De Luca. Lo sanno tutti quanti».
(Immagine e video di: Giornalettismo)