Un violento sisma misurato intorno a 7,7 gradi della scala Richter ha colpito Papua Nuova Guinea e provocato poi uno tsunami.
LO TSUNAMI MODESTO – A poca distanza dal sisma Rabaul è stata colpita da uno tsunami provocato dai moviemnti tellurici, che fortunatamente si è rivelato poca cosa, appena 50 centimetri d’innalzamento delle acque. Secondo il Papua New Guinea’s National Disaster Centre l’epicentro è stato localizzato a 56 chilometri di profondità, dati dell’US Geological Survey. Il Pacific Tsunami Warning Centre aveva dato l’allarme per la possibile manifestazione di onde alte fino a 3 metri a Papua, ma per fortuna il fenomeno è stato d’intensità minore, arrivando ad allagare solo un’area di parcheggio a Rapaul, anche se uno tsunami di 3 centimetri è arrivato fino alle isole Salomon, a 450 chilometri di distanza.
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UNA REGIONE SISMICAMENTE MOLTO ATTIVA – Più paura ha destato il terremoto, che secondo le testimonianze è durato 5 lunghissimi minuti e che è stato sentito anche nella capitale Port Moresby, a 800 chilometri di distanza, ma che non è riuscito a provocare grossi danni in un territorio che è poco popolato, con poche infrastrutture e nel quale le costruzioni sono tirate su tenendo presente che l’isola fa parte a pieno titolo del Ring of Fire, l’anello di fuoco composto da vulcani attivi e fratture nella crosta terrestre che circonda il Pacifico.