«Non benedico la sede del Pd». Il vescovo fa irritare Roberto Fioroni
26/11/2017 di Redazione
Nella placida Viterbo il vescovo Lino Fumagalli non vuole benedire la sede del Pd locale e l’onorevole Giuseppe Fioroni, con un passato nella Dc, perde le staffe: «Mai successo in trent’anni! Un gesto che contraddice tutti gli inviti del Papa ai cattolici a impegnarsi in politica».
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Cosa è successo? La vicenda è tragicomica. Ieri, all’una – come spiega Concetto Vecchio su Repubblica – tutti i dirigenti Pd e i militanti di Viterbo aspettavano fuori dalla sede, in attesa della benedizione. Hanno aspettato il prete, ma inutilmente. Due sacerdoti (sì ben due) si sono rifiutati di benedire la sede. Il motivo? Lo ha disposto il vescovo Fumagalli che ha vietato le benedizioni durante le occasioni pubbliche, limitandole solo a quelle private. Beppe Fioroni è su tutte le furie. «Non mi era mai successo. Non era mai successo – spiega – nella diocesi. La forma privata viene usata solo in casa molti limitati, se c’è un problema, com’è avvenuto di recente per la benedizione di Totò Riina. Non siamo più al non expedit». Alla fine – conclude Repubblica – è stato Fioroni a leggere la formula religiosa di rito, sostituendosi al prelato.
(in copertina foto ANSA / ANGELO CARCONI)