Perché la foto sul voto segreto fatta da Fiano non vale nulla

08/06/2017 di Redazione

Il voto segreto ha approvato un emendamento alla Camera dei Deputati che ha evidenziato la mancata tenuta dell’accordo tra PD, M5S, Forza Italia e Lega Nord sulla legge elettorale.  L’intesa è saltata, per il momento, sul cosiddetto modello tedesco, la legge elettorale proporzionale con sbarramento al 5% che però poco ha a che vedere con il sistema che elegge il Bundestag. Per errore sul tabellone dell’aula di Montecitorio è comparso come i deputati stessero votando. Il deputato Emanuele Fiano ha pubblicato su Twitter una foto del voto presunto segreto sull’emendamento Biancofiore, in cui però è presente un grosso problema. I pallini rossi, ovvero i contrari, sono più numerosi rispetto a quelli verdi, i favorevoli. voto segreto Per accorgersene basta osservare come i puntini rossi siano in netta maggioranza nell’emiciclo. Il verde prevale solo in due file, mentre il rosso è nettamente maggioritario in quattro. Le altre file, ricche comunque di spazi vuoti, sono più equilibrate, ma il verde, ovvero i favorevoli, non possono essere così pochi vista la loro maggioranza finale.  L’esito del voto è stato 270 favorevoli, e 256 rossi. Guardando questa foto, si potrebbe ipotizzare più facilmente un dato intorno ai 200/220  contrari e 150/200 favorevoli. voto segreto Sono numeri  indicativi, che però evidenziando come la foto pubblicata dal deputato PD Emanuele Fiano e ripresa da moltissimi siti dopo esser diventata praticamente virale non sia corretta. I 5 Stelle hanno votato a favore dell’emendamento, come avevano annunciato nonostante il relatore del provvedimento l’avesse definito inaccettabile per la tenuta dell’accordo, mentre molti punti rossi nel voto palese sono diventati verdi quando lo scrutinio è tornato segreto.

La presidenza, come si vede nel video, ferma il voto e lo fa concludere, rispettando così la segretezza dello scrutinio. Probabile che qualche decina di deputati abbiano votato mentre prima non erano stati conteggiati, oppure abbiano cambiato la loro decisione. La procedura elettronica consente di cambiare il voto fino alla chiusura dello scrutinio. In definitiva è sicuro che ci siano stati franchi tiratori, ma la foto di Emanuele Fiano semplicemente non li individua. Se il M5S avesse votato contro l’emendamento, come in teoria avrebbe dovuto da accordi, questo non sarebbe passato. I favorevoli però non sarebbero mai stati maggioritari rispetto ai contrari se deputati degli partiti dell’accordo, in primis il PD che ha il gruppo di gran lunga più corposo, non avessero votato in modo difforme dalle indicazioni.

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