Whirlpool, parla l’ad: «Per l’Indesit di Carinaro non c’è futuro»
22/04/2015 di Redazione
L’amministratore delegato di Whirlpool per l’Italia Davide Castiglioni ha rilasciato un’intervista al Mattino di Napoli destinata a rendere ancor più complicato il già difficile confronto tra l’azienda e gli operai dello stabilimento ex Indesit di Carinaro (per il quale il nuovo piano industriale della multinazionale ha previsto la chiusura).
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WHIRLPOOL, L’AD: «IL GOVERNO NON È STATO INFORMATO DELLA CHIUSURA DI CARINARO» –
Il manager ha definito l’esubero di oltre 800 lavoratori del sito campano «una scelta obbligata» e ha svelato che Whirlpool (che ha acquisito Indesit nell’ottobre 2014) non informò il governo del nuovo piano. «Abbiamo una decisione difficile come la chiusura dello stabilimento. Ma – ha affermato Castiglioni – siamo pronti a qualsiasi soluzione per ridurre al minimo l’impatto dell’occupazione». Ecco una parte dell’intervista di Nando Santonastaso:
Perché spiazzare anche il governo che pure aveva salutato positivamente l’acquisizione di Indesit? Era necessario peggiorare il piano Italia di Indesit?
«Facciamo un po’ di chiarezza. Al momento dell’acquisizione di Indesit erano già in essere 940 esuberi, la maggior parte dei quali in quota Indesit e altri 200 circa che appartenevano a Whirlpool. Forse non si potevano chiamare esuberi in senso stretto perché ognuna delle realtà industriali era interessata da strumenti di sostegno al reddito e da ammortizzatori sociali: ma la sostanza resta. C’era un numero più alto di dipendenti di quelli che occorrevano, a Carinaro parliamo del doppio dell’attuale organico».
Lo sapevano tutti? Anche il governo?
«Il piano-Italia di Indesit era ed è noto a tutti: sindacati, ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, lavoratori. Si sapeva che la situazione non era delle migliori».
Ma voi dopo l’acquisizione di Indesit l’avete peggiorata fino a decidere la fine dello stabilimento di Carinaro: anche di questo erano al corrente sindacati e governo?
«Il governo non è mai stato informato da noi della chiusura dello stabilimento di Carinaro e dei numeri relativi all’occupazione. Lo ha saputo come i sindacati alla presentazione del piano industriale».
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L’ad Castiglioni ha inoltre spiegato che, con l’acquisizione di Indesit da parte di Whirlpool, «mettendo fine all’esperienza di due aziende in una sola», il piano di Indesit «andava modificato», perché è impensabile «avere gli stessi obiettivi industriali». Dunque, «la base di partenza del piano – ha spiegato il manager – era nota a tutti, il nostro piano industriale ha aggiunto altri 400 esuberi. La valutazione su questa scelta è stata fatta all’interno del team delle due aziende, Indesit e Whirlpool, che hanno materialmente redatto il piano». Castiglioni ha anche ricordato che il piano Whirlpool («il migliore possibile») prevede investimenti in Italia per 500 milioni.