La diffusione del virus Zika, che viene trasmesso da una zanzara e che sta destando allarme soprattutto in Centro e in Sudamerica, preoccupa anche l’Europa. Per contrastarlo al momento non esistono cure specifiche e non è diponibile un vaccino, ma non ci sono vittime: l’infezione (che sembra non trasmissibile da uomo a uomo) nella maggior parte dei casi non è grave, non ha mai dato origine a febbri emorragiche o morte, mentre in una persona su cinque provoca sintomi come febbre, dolori muscolari e articolari, congiuntivite o arrossamenti della pelle, spossatezza.
Zika virus, tutto quello che c’è da sapere sul virus che spaventa il Sud America
L’allerta riguarda la comparsa di gravi patologie nei neonati. La diffusione del virus Zika è infatti associata alla nascista di bambini con microcefalia, con una testa più piccola del normale. I casi di microcefalia dal 2014 ad oggi sono aumentati di 20 volte (4mila nell’ultimo anno). Si tratta di una condizione che crea problemi di apprendimento e di sviluppo. I rischi per gli Europei riguarda la possibilità che il virus arrivi anche alle nostre latitudini. Inoltre non è escluso il rischio di trasmissione per via sessuale. Ne parla Adriana Bazzi sul Corriere della Sera:
C’è il rischio che la malattia arrivi anche alle nostre latitudini?
Sì: il problema sta tutto nelle zanzare. Se altre zanzare del genere «Aedes», come la «Aedes albonicus» (la zanzara tigre), si adatteranno a trasportare il virus Zika, il rischio è reale. La zanzara tigre vive in climi più temperati rispetto a quella della specie «Aedes aegypti» ed è presente in 32 Stati dell’Unione americana, in Europa e in Italia. È quella che trasmette i virus della chikungunya e della dengue – responsabili della «febbre spacca ossa»: casi di malattia sono stati segnalati negli ultimi anni in varie regioni italiane, soprattutto in Emilia-Romagna e in Veneto – chiamate anche «febbri estive».
Esiste un rischio di trasmissione sessuale dello Zika?
Sì, potrebbe esistere. Nel dicembre 2013, durante un’epidemia di Zika nella Polinesia Francese, il virus è stato isolato nello sperma di un paziente e questo potrebbe far ipotizzare una potenziale trasmissione sessuale del virus.
Quali sono le precauzioni per difendersi dal contagio?
Quelle comuni, già note per la malaria. Chi vive nelle aree a rischio deve ricorrere a zanzariere alle finestre degli edifici e sopra il letto, usare l’aria condizionata, rimuovere dalle case e dai cortili contenitori dove ristagna acqua e dove le zanzare possono proliferare. Per i turisti le raccomandazioni sono quelle di coprirsi il più possibile (pantaloni e camicie con maniche lunghe, cappello, calze e scarpe) e di usare repellenti cutanei, con una raccomandazione: queste zanzare, a differenza di quelle che trasmettono la malaria al tramonto, pungono durante l’intera giornata. Regole da seguire per evitare quanto è successo ai quattro italiani che hanno «importato» l’infezione.
Viene consigliato inoltre alle donne incinte di non recarsi nei paesi in cui il virus Zika si è diffuso, come Brasile ed El Salvador, almeno in attesa che l’epidemia non si esaurisca. Il problema nasce dal fatto che i danni del virus sul feto si verificano nei primi tre mesi di gravidanza, quando una donna può non sapere di essere incinta.
(Foto: Ansa / Epa)