Beppe Grillo ha fatto una battuta piuttosto particolare ai giornalisti che gli chiedevano della sua sfida a distanza con Silvio Berlusconi per la vittoria alle elezioni regionali siciliane. «Io e Berlusconi siamo due buffoni, uno contro l’altro. Uno dei due è falso. Bisogna vedere qual è», la risposta del garante del M5S prima di entrare nel teatro di Trento, dove si è esibito in una tappa del suo tour Fake. Grillo, dopo la nomina di Luigi Di Maio a capo politico e candidato premier dei 5 Stelle in vista delle elezioni politiche 2018, ha ridotto il suo impegno politico.
Per le regionali in Sicilia però il fondatore del M5S tornerà a un ruolo più attivo. Il 28 ottobre, sabato prossimo, sarà in piazza a Catania, nel giorno in cui arriverà Silvio Berlusconi nella città etnea. Una sfida a distanza tra i leader delle due formazioni politiche che si contendono la Sicilia secondo i sondaggisti, un duello che potrebbe poi replicarsi alle politiche dell’anno prossimo. Secondo le ultime rilevazioni sulle intenzioni di voto il candidato del M5S Giancarlo Cancelleri è molto vicino a Nello Musumeci, l’esponente del centrodestra che guida la corsa verso la successione del presidente Crocetta. In Sicilia il centrosinistra, diviso tra le candidature di Micari e Fava, appare molto lontano, e la quarta regione d’Italia per popolazione potrebbe esser la prima a esser conquistata dai 5 Stelle. Beppe Grillo ha lanciato una mobilitazione di tutto il M5S per la vittoria nell’isola, necessaria per garantire una spinta politica e anche mediatica alla corsa per le elezioni nazionali dell’anno prossimo dopo la deludente tornata amministrativa del 2017. Dalle principali città governate dal M5S non arrivano notizie molto positive, e una vittoria in Sicilia sarebbe fondamentale per rilanciare un’immagine un po’ offuscata negli ultimi mesi. L’unico ostacolo al successo dei 5 Stelle è il centrodestra, che in questo momento appare l’area politica più forte in Italia. Dopo aver dominato le comunali 2017 l’alleanza di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, più partiti minori, potrebbe bissare il successo del giugno scorso in Sicilia.
Foto copertina: ANSA/JACOPO SALVI