«Avete visto chi sono i 2 membri italiani del Consiglio emerito di #RSF? Due “amici” del #M5S: #Scalfari e #Saviano. #ObiettivitàZero». La deputata del Movimento 5 stelle Carla Ruocco twitta così il suo parere dopo che RSF ha messo nel suo rapporto (come ha già fatto in passato) il rapporto tra Beppe Grillo e la stampa.
Non è l’unica a pensarla in questo modo. Dopo il post amareggio del leader M5S Beppe Grillo sul blog, arriva anche il collega Manlio Di Stefano che fa “girare” davvero l’informazione:
Poco importa se il rapporto 2017 RSF non sia stato fatto dalle manine di Saviano e Scalfari ma bensì dal team dell’associazione secondo parametri di ricerca che sono gli stessi nel corso degli anni.
Intanto sulla pagina Facebook di Rsf piovono critiche e in insulti. «Mi aspetto che rettifichiate prontamente al vostro grossolano errore che relega la vostra organizzazione nella più buia inattendibilità», scrive Pier. «Andate a fare in c****», aggiunge, in modo poco sobrio, un altro utente.
Appunto, libertà di informazione.