CasaPound ha ottenuto il 9,08% alle elezioni del X municipio di Roma. Il candidato dell’estrema destra Luca Marsella è arrivato quarto, dietro gli esponenti del M5S, del centrodestra e del PD. La lista di CasaPound Italia ha sfiorato l’8%, ottenendo così una rappresentanza nel consiglio municipale di Ostia.
Il risultato del movimento che si richiama apertamente al fascismo è molto positivo, anche se meno clamoroso di alcune previsioni, che reputavano possibile un sorpasso del PD e il superamento della soglia del 10%, favoriti dalla bassa affluenza. Poco più di un terzo degli aventi diritto al voto è andato a votare per le municipali di Ostia, ma una partecipazione così scarsa ha garantito a CasaPound la percentuale indicata dai pochi sondaggi fatti in precedenza. Il 9% raggiunto in un municipio di Roma conferma i risultati positivi già raggiunti in diverse città italiane alle ultime amministrative. Dati definiti come un successo da CasaPound, che celebra un trionfo capace di spingerla verso il Parlamento.
«Grande successo per Luca Marsella e CasaPound alle elezioni del X Municipio di Roma. Al momento i risultati sono ancora parziali, ma il dato generale è intorno al 9%, con picchi quasi del 20% nei quartieri più popolari. Ad Ostia e dintorni CasaPound entra nel consiglio municipale, proseguendo nel solco dei grandi risultati di Lucca, Bolzano, Lamezia, Todi e tutti quei comuni italiani in cui ha eletto consiglieri comunali.La sfida per le elezioni nazionali è lanciata, il 3% per entrare in Parlamento è alla portata». ha scritto CasaPound sul suo profilo Facebook. Su Twitter il vicepresidente Simone Di Stefano, candidato sindaco a Roma nel 2016 e candidato come capo politico nel 2013, ha rimarcato altresì il grande successo del movimento a Ostia. «Ad #Ostia CasaPound al 10%. Dato in crescita rispetto ai successi di Bolzano, Lucca, Todi etc. Il 3% nazionale sarà superato! Preparatevi». L’entusiasmo di CasaPound per simili risultati è comprensibile, anche se il 9% in una elezione municipale con il 36% di affluenza non è esattamente il più indicativo dei dati elettorali.