Licenziamento dei dipendenti statali. Il nuovo testo unico del pubblico impiego conterrà un decalogo contro i furbetti che si assentano dal lavoro senza giustificazione o evitano di assumere un comportamento corretto. Nel decreto che il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia intende portare in Consiglio dei Ministri a metà febbraio verrà riordinata tutta la materia del licenziamento disciplinare e verranno aggiunte alcune casistiche a quelle esistenti.
Precisamente, all’articolo 55 quater del testo attualmente in vigore (il decreto legislativo 165 del 2001, poi rivisto nel 2009) vengono indicate 7 casi in cui scatta il licenziamento disciplinare per i dipendenti statali. Tutti questi casi vengono oggi riconfermati. Ma nel nuovo testo verranno aggiunte e precisate altre tre situazioni.
Per quanto riguarda le norme attualmente in vigore, i 7 casi di licenziamento sono:
Le altre tre situazioni che verranno aggiunte, invece, sono:
Nel decalogo vengono anche precisati i tempi per le procedure ordinarie di licenziamento. I mesi entro i quali l’accertamento dovrà essere concluso passano da 4 a 3.
Il tempo massimo per il licenziamento nei casi gravi è di un mese. Ad esempio in caso di flagranza un furbetto del cartellino sarà mandato a casa in 30 giorni.
(Foto da archivio Ansa. Credit: Riccardo De Luca / Anadolu Agency)