Consip: Renzi prende benissimo la notizia del vicecomandante Noe indagato per depistaggio

Categorie: Italia, Politica

Il post su Instagram: «E adesso? Nessuno ha da dire nulla? Tutti zitti adesso?»

«Oggi bisognerebbe dare sfogo alla rabbia. All’improvviso scopri che nella vicenda Consip c’è un’indagine per depistaggio, reato particolarmente odioso, e ti verrebbe voglia di dire: ah, e adesso? Nessuno ha da dire nulla? Tutti zitti adesso?». Così Matteo Renzi su Instagram dopo che il vicecomandante del Noe Alessandro Sessa è stato indagato dalla Procura di Roma per il reato di depistaggio.



CONSIP RENZI E IL VICE DEL NOE

La procura di Roma ipotizza il depistaggio il numero due del reparto speciale dell’Arma. Il vicecomandante, Alessandro Sessa, è appena entrato all’interrogatorio con il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi che lo hanno iscritto nel registro degli indagati nell’inchiesta su Consip. L’ufficiale era già stato sentito come persona informata sui fatti in merito alla vicenda del capitano Giampaolo Scafarto, accusato di falso per una serie di omissioni in una delle informative . Due, in particolare, i falsi contestati dei pm. Uno riguarda l’attribuzione all’imprenditore Alfredo Romeo (arrestato per corruzione il 1 marzo) di una frase su un incontro avvenuto con Tiziano Renzi, padre dell’ex premier Matteo e accusato di traffico di influenze. Peccato che quella frase, come riportavano correttamente le intercettazioni, fosse stata pronunciata dall’ex onorevole Italo Bocchino, collaboratore di Romeo riferendosi all’ex premier. La seconda riguarda un presunto interessamento dei servizi segreti all’indagine. Si tratta di dettagli per cui Sessa avrebbe mentito nel corso della sua audizione come testimone. Per questo ora è finito nel registro degli indagati. Per un reato in cui si rischia una pena massima di 8 anni.



(foto copertina ANSA/ANGELO CARCONI)