E così, si è preso la scena contestando Alessandro Di Battista che aveva sbagliato comizio ed era finito a parlare alla platea dei seguaci del generale. È stato – suo malgrado – protagonista di una rissa proprio con il padre del deputato del Movimento 5 Stelle che, pare, si sia voluto vendicare del trattamento riservato il giorno precedente al figlio. Ha lanciato un surreale ultimatum al termine del quale ogni parlamentare sarebbe stato arrestato.
E così, è andato in scena – come si diceva – il «fermo» di Ettore Rosato che, come si vede da queste immagini, è stato «placcato» da un paio di cittadini per le strade di Roma che hanno pronunciato la formula solenne: «In nome del popolo italiano, la dichiariamo in arresto». Il parlamentare del PD, primo firmatario della legge elettorale, ha sorriso, ha ringraziato e se ne è andato. Eppure, sul web, qualcuno ha veramente creduto alla notizia del suo arresto.
Una fake news dovuta al grande seguito che il generale Pappalardo ha sui social network. Il suo account Facebook, infatti, si è trasformato in una vera e propria bacheca da cui l’ex parlamentare lancia i suoi proclami, fissa i suoi appuntamenti e chiama a raccolta il popolo del Movimento di Liberazione Italia. Un popolo che, a quanto pare, è piuttosto variegato e va da estremisti di destra a no-vax, passando per i «discendenti» di quel movimento dei Forconi che tanto successo ebbe negli anni compresi tra il 2011 e il 2014.
Il generale Pappalardo è un carabiniere in pensione. È stato deputato nel 1992, eletto nelle liste del PSDI, nel collegio di Roma. Ha rivestito diversi incarichi (tra cui quello di sottosegretario alle Finanze), ha provato a candidarsi come sindaco di Pomezia e di Roma, ha tentato – senza successo – l’esperienza con il Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo in Sicilia. Dopo l’exploit in Parlamento, insomma, c’è stata pochissima fortuna politica per lui. Ora, la sua battaglia è tutta rivolta verso gli «abusivi» che siedono sugli scranni di Montecitorio e di Palazza Madama, vero bersaglio delle sue attuali lotte politiche populiste.
Ma i Carabinieri cosa dicono in proposito? Del resto, Pappalardo – sebbene in pensione – resta un ex rappresentante delle forze dell’ordine. Dagli uffici dell’Arma fanno sapere di non avere nulla da dichiarare in merito all’attuale attività dell’ex generale. In quanto pensionato, infatti, non fa più parte dei Carabinieri e può essere libero di fare sostanzialmente quello che vuole. L’Arma non si è mai occupata del suo caso e non ha mai diffuso comunicati stampa in proposito, condannandolo – nonostante le sue stranezze – all’indifferenza.
La sua, quindi, resta una vicenda tutta italiana, fatta di ascese improvvise e declini impietosi. E che sembra essere arrivata al canto del cigno, in una sorta di inconsapevole follia fuori dal tempo. E fuori da ogni tipo di realtà.