Non è una novità, solo una conferma: quando c’è in corso un attentato Matteo Salvini non resiste e subito pubblica i suoi commenti su Twitter: lo ha fatto anche oggi, poco dopo l’attacco terroristico di Barcellona, prima che si conoscesse la matrice dell’attacco, prima che l’attacco potesse dirsi concluso. Quando ancora si contano i morti e si cerca di rispondere all’emergenza, per il segretario del Carroccio la priorità è speculare su quello che succede, di cui in realtà ancora si sa poco o nulla, tranne che ci sono feriti e morti e ancora tanta paura.
“Furgone contro la folla a #Barcellona, secondo testimoni ci sono morti e feriti, si parla di “attentato”. Chi saranno i criminali?”si chiede sarcastico Salvini su Twitter. “C’è bisogno di fare del sarcasmo?”, verrebbe da chiedere a lui. “#Barcellona, preghiere, minuti di silenzio e gessetti colorati non bastano più! Schiacciare questi vermi, senza pietà”, aggiunge poco dopo. Un messaggio ribadito anche su Facebook.
Anche durante l’attacco a Bruxelles, il 22 marzo 2016, Matteo Salvini – che era nel capoluogo belga proprio quel giorno – non aveva resistito a cogliere l’occasione per fare un po’ di speculazione politica. Foto e tweet da Bruxelles, proprio quando ancora l’emergenza era in atto. Una scelta molto criticata anche allora.
Di solito Marine Le Pen, leader del Front National, è più accorta di Salvini a buttarsi nei commenti durante la fase calda degli attentati. Sarà perché molto spesso colpivano il suo paese. Oggi però non ha resistito e anche lei ha cinguettato quando ancora la situazione era di totale emergenza e non era ancora nota la matrice dell’attacco terroristico di Barcellona.