Eravamo abituati a un Matteo Renzi tuttofare. Oggi, però scopriamo un’altra carta relativa al segretario del Partito Democratico. Questa mattina, ha condotto la rassegna stampa #OreNove, il nuovo appuntamento quotidiano del PD, in diretta streaming su tutti i canali ufficiali legati al partito di largo del Nazareno: dagli account social della direzione, passando per quelli de L’Unità, fino ad arrivare a quello personale dell’ex premier.
Matteo Renzi l’ha presentata come una rassegna stampa quotidiana, che darà voce a tutti i giornali («compreso il Fatto Quotidiano») e che spazierà dalla politica estera all’economia, occupandosi «di tutti i fatti veramente interessanti». A condurla, a turno, saranno i vari dirigenti del Partito Democratico (domani, ad esempio, toccherà a Maurizio Martina) e daranno di volta in volta un taglio di lettura personale alle news provenienti dalle colonne dei vari quotidiani italiani.
Oggi, però, Matteo Renzi ha davvero esagerato. La programmazione, in realtà, prevedeva uno spazio di 15 minuti. L’ex presidente del Consiglio, invece, è andato avanti per 45 lunghissimi minuti. Una cascata di notizie e di interpretazioni personali, insomma, con tanto di cambi di inquadratura ed evidenziatori. Quello che sembra essere sfuggito al segretario, tuttavia, è il rispetto dei tempi del giornalismo televisivo. Su questo punto, infatti, c’è ancora molto da lavorare.
L’impressione, confermata dalle parole di Renzi in chiusura di diretta, è che questa rassegna stampa rappresenti un altro tassello della lotta del Partito Democratico nel campo della cosiddetta informazione di parte: «L’unico modo per difendersi da questa valanga di fake news – dice Renzi – è quella di dare voce ai nostri contenuti ed essere presenti in rete con tutti i mezzi possibili». La battaglia al blog di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle, insomma, è a un punto di svolta: si spera ardentemente che i toni (e lo stile) non siano gli stessi.
(FOTO da pagina Facebook Matteo Renzi)