Riforme, il “canguro” spiana la strada al Pd: evitati i voti segreti

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Un emendamento del senatore Pd Roberto Cociancich farà cadere i 19 scrutini segreti ammessi dal Presidente del Senato. Insorgono le opposizioni che pensano di abbandonare l'aula

Riforme, il cammino si fa sempre più complesso. Attimi di tensione al Senato dopo la comparsa di un emendamento a firma del deputato del PD Roberto Cociancich, avvocato, che se approvato in aula farà cadere gli emendamenti all’articolo 1 del Ddl Boschi e di conseguenza i 19 voti segreti accolti dal Presidente del Senato.



La stretta di mano tra Roberto Cociancich e Luigi Zanda ANSA/GIUSEPPE LAMI

RIFORME, BAGARRE E INSULTI IN AULA

Così facendo la maggioranza evita il voto segreto sulle funzioni del nuovo Senato, voto chiesto tra gli altri anche dal Movimento 5 Stelle per gli articoli della Costituzione inerenti i diritti della famiglia, i doveri dei genitori nei riguardi dei figli e la salute. Come riporta il Corriere della Sera il capogruppo al Senato del Pd Luigi Zanda ha definito il collega «un galantuomo» mentre l’opposizione ha lanciato nei suoi confronti parole pesanti: truffatore», «jihadista della maggioranza», «prestanome», «macellaio parlamentare», col capogruppo di Forza Italia al Senato Paolo Romani che ha invitato il senatore ad «alzare la mano così la riconosciamo» . Ora le opposizioni stanno pensando di abbandonare l’aula. (Photocredit copertina ANSA/GIUSEPPE LAMI)