Tra ritorni clamorosi e una destra che non sa ancora trovare una nuova identità, Silvio Berlusconi ha deciso di scuotere l’ambiente con un confronto, un vertice, un tête-à-tête di quelli che possono cambiare il destino di un paese. Putin? Merkel? No, di più. Beppe Grillo? Fuocherello. Anche lui è un comico. Parliamo del 65enne Umberto Smaila. Sì, proprio lui, l’uomo che ha cambiato l’immaginario del nostro paese e, soprattutto agli occhi dei suoi nemici e di quelli del leader di Forza Italia, ha inventato quello berlusconiano “tutto tette e cotillons” con Colpo Grosso (eppure il programma era solo coprodotto da Fininvest, ma andava su Italia 7, legata a sua emittenza).
oooooooh.. tutti insieme dai: OOOOOOOOOOH viiiiiita oh vita miaaaa.. ♫ #karaoke #berlusconi #calà #smaila pic.twitter.com/zCQx4IvCov
— Giuseppe Di Bella (@velodicedibella) 31 Ottobre 2014
Mentre a Villa Certosa si affollano i “ritornanti”, tutti quelli che avevano abbandonato Silvio e che ora vogliono tornare all’ovile, il Cavaliere ha deciso di scegliere un luogo di riflessione degno della sua storia: lo Smaila’s di Porto Rotondo. Merito di Francesca Pascale, tubino nero e padrona della pista, grande fan del cabarettista e dell’ex Gatto della via dei miracoli. Capito?
Si è sfiorato il dramma, però, ci rivela Stefano Landi sul Corriere della Sera. Un tavolo per Silvio e la sua fidanzata era già prenotato giovedì. Ma lui, che sembrava convinto, ha disdetto all’ultimo. «Sembrava la favola del lupo – si confida l’Umberto che non ha mai tradito Berlusconi, altro che Bossi – invece Pascale l’ha convinto. Lei, abbronzatissima, scatenatata in canti e balli come sempre». Ma non ce ne voglia la ragazza napoletana, noi vogliamo sapere di lui. Anzi, di loro: l’ex Gatto e il Caimano, insieme dopo quella sera di 25 anni fa a Poltu Quatu, con il secondo a cantare Aznavour e ammaliare le signore con le sue doti di chansonnier.
«E’ più riservato di un tempo». Ci stupisce subito, Umbertone, con una rivelazione choc. «Solo sul finire della serata, intonando “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero sono riuscito a strappargli un duetto. Lo ha fatto per me, per accontentarmi». Il sacrificio è testimoniato dalle foto sul giornale di Via Solferino: Berlusconi che alza le mani con pudore per segnare il tempo della musica, l’ex premier che abbraccia e canta con il suo guru con viso chiaramente schivo.
Cantano Renato Zero. A rimpiangere il tempo passato sembra. Ma in realtà entrambi si sentono ancora giovani. E infatti Smaila lo chiama Silvio, come ai bei tempi, quelli di Domenica In Five che lanciò i Gatti di Vicolo Miracoli in tv, su Canale 5.
E seppure l’amico ora è meno incline a occupare la scena, rimane un mattatore che chiede subito di soddisfare uno dei suoi pallini: sdoganare un repertorio di canzone napoletana comica. «Così Mariano Apicella ha aperto la serata. Al mio “alzate le mani” però ha seguito le danze dal suo divanetto. Con me è difficile restare fermi».
E poi le storielle, le barzellette, immancabili. E il Milan, con Balotelli al centro di tutto ma fortunatamente nessuna battuta sulla sua abbronzatura. «Ha tranquillizzato i milanisti presenti che il sergente Mihajlovic lo metterà in riga».
Politica, quasi nulla. «Ci ha raccontato della telefonata con il presidente tunisino, sul tema dei profughi, è stato l’unico momento serio della nottata». Lo dice quasi deluso Umberto, con lui certe cose non si fanno. Per lui al mare ci sono solo turisti e yacht, altro che immigrati e barconi.
La cena in questione, raccontata da Libero ieri, si è tenuta in un vip corner creato appositamente dal padrone di casa per evitare a Berlusconi l’assedio di fan e la richiesta di foto e autografi. Con loro, il top: Franco Carraro con la moglie, la senatrice azzurra Mariarosaria Rossi, Bruno Vespa («costretto al ruolo di spalla») e suo nipote Andrea Ruggeri, fidanzato di Anna Falchi e responsabile dei rapporti di Forza Italia con le tv. E poi lui: Jerry Calà. «Era a Budoni in vacanza, non se l’è fatto ripetere due volte e ci ha raggiunto». Che trio.
Il momento della sincerità, delle rivelazioni, arriva a notte inoltrata. I due, decidono di parlare delle cose più importanti, di dare un’altra spallata all’Italia con le loro intuizioni. Altro che Tasi e Imu, quisquilie con cui si è dilettato Renzi tra Pesaro e Rimini.
Alle tre di notte, il Cavaliere ha avvicinato il padrone di casa e a bruciapelo gli ha chiesto: «Rifaresti Colpo Grosso?». «Gli ho risposto che è un programma fuori tempo, anche se le ragazze cin-cin sono state scopiazzate ovunque». Il coraggio di non ripetersi, il coraggio di mettere i puntini sulle i e rivendicare la propria pesante eredità, mai riconosciuta. Il Garibaldi delle scosciate non ci sta.
E poi il nostro ora ha altri sogni: il grande schermo. E non si lascia scappare l’occasione. «A gennaio inizierò a girare con i Gatti un film sulla nostra storia. Con Jerry ci siamo buttati tra le sue braccia: gli ho chiesto il regalo di produrcelo con Medusa. Si intitolerà Odissea nell’Ospizio».
Silvio, lo sappiamo, non sa dire di no. E quella serata, con Calà tra le braccia, era da doppia libidine con i fiocchi. Smaila lascia tutti con l’ultimo scoop. «Ha sorriso e mi ha lasciato con una mezza promessa». Forse deve chiedere a Salvini, chissà.
(Foto Facebook Umberto Smaila)