Il caso Quarto (almeno per ora) sembra non incidere affatto sul consenso del Movimento 5 Stelle. Il partito di Beppe Grillo paga infatti nei sondaggi realizzati negli ultimi giorni una flessione di pochi decimi di punto percentuali e resta in media vicino al 28% delle preferenze (stabilmente oltre il 26). A parlare chiaro sono le rilevazioni sulle intenzioni di voto effettuate tra il 7 e l’11 gennaio da quattro tra i più autorevoli istituti demoscopici italiani come Ixé, Emg Acqua, Euromedia Research e Piepoli. I numeri diffusi rispettivamente dalla trasmissione di Raitre Agorà, dal Tg di La7, da Ballarò e dall’Ansa raccontano sostanzialmente di una forte tenuta dei pentastellati, ancora vicini di 4/5 punti al Partito Democratico, mediamente oltre il 31%.
Più nel dettaglio, l’istituto Ixè (sondaggio realizzato il 7 gennaio) attribuisce oggi al M5S un consenso del 26%, in calo di 0,1 punti rispetto alla precedente rilevazione (effettuata il 16 dicembre, ancora per Agorà). Emg Acqua, invece, ha segnalato (interviste del 9-10 gennaio) il Movimento al 27,6% dei voti, con una flessione di 0,5 punti dal sondaggio del 19-20 dicembre. Una perdita maggiore viene indicata da Euromedia, che stima (sondaggio dell’11 gennaio) i pentastellati al 26,7%, 0,8 punti in meno del 27,5 del 21 dicembre. Infine, l’Istituto Piepoli. L’ultimo dato diffuso dall’Ansa (interviste dell’11 gennaio) è del 28% (a mezzo punto dal 28,5% della rilevazione del 21 dicembre).
Il quadro per il M5S diventa ancora più favorevole se si considerano anche i sondaggi di Ipr Marketing e Tecnè, realizzati rispettivamente il 3-4 e il 2-3 gennaio, e resi noti lunedì 4 nel corso di Porta a Porta. Il caso Quarto nei giorni in cui sono state effettuate le interviste non era ancora entrato nel vivo, ma va rilevato che in entrambe le rilevazioni il partito di Grillo viene stimato al 29% dei consensi (con una crescita di 2 e di 0,5 punti rispetto al mese di dicembre).
Piuttosto stabile nei sondaggi rispetto ai dati di fine anno è anche il Partito Democratico, che si muove tra il 30% rilevato da Ipr ed Euromedia e il 33,4 rilevato invece da Ixè. Per quanto riguarda le rilevazioni degli ultimi giorni sia Emg che Piepoli hanno stimato il partito di Renzi allo stesso livello di consenso dei metà dicembre (al 30,8 e al 32%). Mentre Ixè e Euromedia hanno segnalato piccole flessioni (dal 33,7 al 33,4 e dal 30,2 al 30).
Più complesso il quadro nel centrodestra, che in caso di ritorno al voto avrebbe il problema di formare una lista unitaria. A guidare la coalizione con un margine netto, da almeno un anno, è la Lega Nord di Matteo Salvini, che si mantiene in media nei sondaggi ancora oltre il 15%. Il Carroccio si muove precisamente tra il il 13,7% stimato da Ixè e il 16 di Emg, mentre Forza Italia oscilla tra un deludente 9,5% indicato da Piepoli e il 12% di Tecnè. Oltre che per la Lega i numeri sono comunque incoraggianti anche per Fratelli d’Italia, che insieme alle camicie verdi e al M5S (e contrariamente a Pd e Fi) supera nei sondaggi il dato delle Europee 2014 (quando portò a casa il 3,7% delle preferenze). Il partito di Giorgia Meloni vale in media oggi il 4,7% ma raggiunge il 5% in 4 casi su 6. Complessivamente lo schieramento di centrodestra si muove intorno al 31%.
L’ultimo dato positivo per il Movimento 5 Stelle viene dalle stime sull’eventuale ballottaggio. La nuova legge elettorale (Italicum) prevede il secondo turno tra le due principali liste se nessuna lista riesce al primo turno a superare la soglia del 40% dei voti. Ebbene, in caso di ballottaggio tra quelle che i sondaggi indicano come prime due liste, il Pd e il M5S, i pentastellati avrebbero maggiori possibilità di imporsi. Emg Acqua nella rilevazione del 9-10 gennaio ha stimato (in linea con i dati dei mesi di novembre e di dicembre) il Movimento al 52% delle preferenze contro il 48% dei Democratici. Sia Ipr che Tecné invece considerano oggi il partito di Grillo vincente al secondo turno (rispettivamente con il 52 e 52,5% di voti) anche contro un listone governativo appoggiato da Pd, Scelta Civica, Italia dei Valori, Area Popolare (Ncd e Udc) ed altre formazioni minori.
Secondo Emg il M5S risulta favorito al ballottaggio contro il Pd dall’inizio del mese di novembre.
(Foto di copertina: ANSA / CIRO FUSCO. Tabelle e grafici: Giornalettismo)