L’escort barese si racconta ai giudici di Bari: “Passai alcune ore nel letto di Berlusconi, insieme a due ragazze romane”. Su Repubblica le parole della deposizione.
La cosa che più sorprese Terry de Nicolò, quella sera di settembre in cui le fu comunicato che non era a Roma per intrattenere Giampaolo Tarantini, ma il Premier Silvio Berlusconi, fu il notare che a Palazzo Grazioli, dove si teneva la festa, il livello dei controlli era ridicolmente basso. “La cosa che mi ha colpito” ha raccontato Terry ai magistratiche indagavano sul Bari-gate, deposizione pubblicata oggi da Repubblica “è stata la mancanza assoluta di controlli, che mi ha scioccato, che le devo dire del metal detector. Io abituata a vivere in America, dove veramente lì ti controllano anche al supermercato, mi ha stupita, e ci sono rimasta male”.
NOTTE BRAVA E CADEAUX – Insomma Terry passa la notte a Palazzo Grazioli. Ma è reticente, non ha intenzione di raccontare quel ciò che è successo in notturna. Racconta, inizialmente, solo della mattina dopo, delle difficoltà nell’affrontare un’entrata affollata di giornalisti – “quel mattino io ricordo che lui aveva forse un discorso da fare, quindi era già tutto pienissimo di gente, il problema era poter uscire senza essere visti”, ricorda l’escort. Alla fine, incalzata dalle domande dei magistrati, ammette di aver vissuto una notte frenetica. “Delle ore ho dormito da sola”, dice “e delle ore invece, alcune ore sono stata con queste ragazze, queste due di Roma, e Berlusconi”. Nel lettone, come ormai si suole dire. E Terry racconta inoltre di essersi vista recapitare alcuni regali da parte del suo ospite: “degli anelli, delle collane. Bigiotteria. Ma li regalava a tutte le donne invitate“; donne, secondo Terry, non necessariamente parte della “scuderia Tarantini”. “Secondo me”, conclude, “erano già direttamente amiche di Berlusconi e magari già si conoscevano”.