Virginia Raggi cancella il bando per 7 asili nido in concessione

Categorie: Italia, Politica

La giunta di Roma annulla un atto comunicato dal sindaco con grande enfasi sulla sua pagina Facebook

Detto, fatto, aveva esclamato il sindaco di Roma Virginia Raggi in merito al bando per 7 asili indetto durante l’estate e annunciato con clamore su Facebook. Dopo averlo comunicato, però, l’amministrazione romana ha dovuto revocare il bando perchè è necessario riesaminare il piano economico finanziario al fini di determinare le nuove condizioni di equilibrio-



VIRGINIA RAGGI E IL BANDO DEGLI ASILI REVOCATO

Durante l’estate Virginia Raggi aveva incontrato una delegazione di genitori ed educatrici di 7 asilo nido frequentati da poco meno di 600 bambini. Le strutture erano in concessione, e di conseguenza era necessari una proroga perchè potessero aprire per il nuovo anno scolastico. Il 4 agosto sul suo profilo Facebook Virginia Raggi aveva annunciato il bando che avrebbe garantito la concessione per la gestione dei 7 asili nido,ovvero quello di via Flora 10, IV Municipio, 77 bimbi; Largo Rotello 1, VI Municipio, 72 bimbi; via Ildebrando Vivanti, IX Municipio, 66 bimbi; largo Amalia Camboni, IX Municipio, 136 bimbi; via dei Colli Portuensi 656, XII Municipio, 58 bimbi; via di Valcannuta 237, XIII Municipio, 98 bimbi; via di San Basilide 19, XVI Municipio, 74 bimbi.

Screenshot di Facebook

Detto, fatto. Come avevo già comunicato nei giorni scorsi, si è completato l’iter che consentirà l’apertura dei nidi in concessione al termine delle vacanze estive… Dal mio primo annuncio avevo ricevuto diverse, e legittime, preoccupazioni da parte di genitori e coordinatrici sul futuro dei nidi in concessione, ma questo è quel che ci distingue da chi ha amministrato Roma negli ultimi anni: quando noi diciamo una cosa, la facciamo, soprattutto se riguarda i diritti dei nostri bambini.



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VIRGINIA RAGGI E IL FARE DIVERSO DAL DIRE

Il sindaco di Roma aveva rimarcato nel suo messaggio su Facebook come la proroga della concessione evidenziasse la differenza tra la sua amministrazione e quelle precedenti. La revoca del bando avrebbe certo consigliato, con il senno del poi, una minore enfasi. Come ha spiegato ieri un lancio dell’agenzia Omniroma c’erano diverse criticità nel bando: il prezzo posto a base della gara è stato giudicato insufficiente per permettere un ritorno economico ai concessionari. Allo stesso modo c’erano criticità per la parte afferente alla quota spesa presunta a carico delle famiglie. Il piano finanziario sarà determinato per trovare un nuovo equilibro, e a breve sarà necessario adottare una nuova procedura per l’assegnazione del servizio.