11 modi per scoprire se il vostro capo è uno psicopatico
13/11/2012 di Valentina Spotti
La saggezza degli psicopatici: cosa santi, spie e serial killer possono insegnarci sul successo è l’iconico titolo del saggio di Kevin Dutton, psicologo e blogger dell’Huffington Post che ha tracciato il profilo dei CEO delle aziende più importanti del nostro tempo, tutti accomunati – pare – da una serie di tratti caratteriali che, a conti fatti, li avvicinano più a degli psicopatici da film che allo stereotipo del tipico amministratore delegato.
PRIMA O POI TUTTI NE INCONTRANO UNO – “Nell’ultimo decennio le aziende sono precipitate nel caos – spiega Dutton – e, se le stime più recenti sono corrette, almeno un CEO su dieci è un perfetto psicopatico. Considerato che, in media, ogni persona lavora in dieci posti diversi nel corso della propria carriera lavorativa, è matematico che prima o poi tutti si trovino alle prese con un capo psicopatico”.
I SINTOMI – Spietatezza, egocentrismo, impulsività, assenza di empatia ma anche coraggio, fascino e persuasività: ecco il cocktail micidiale del capo psicopatico. E, secondo Dutton, non è necessario che questi tratti caratteriali si presentino tutti insieme per poter fare una diagnosi.
Quindi, come capire se colui che ci tortura dal lunedì al venerdì è, di fatto, uno psicopatico? Dutton fornisce un piccolo vademecum, una check-list di tratti caratteriali e comportamentali da cui potrete dedurre chi è veramente la persona che vi sta davanti.
1. Controllo emozionale: gli psicopatici sono dei veri e propri camaleonti sociali e possono cambiare umore in un battito di ciglia. Fare i simpatici è la loro arma preferita e spesso riescono a suscitare compassione ed empatia. Ma sono anche degli ottimi manipolatori e difficilmente si sentono dispiaciuti per se stessi. A meno che la cosa non offra loro un vantaggio.
2. Maniaci del controllo: uno psicopatico gioca a scacchi con le emozioni altrui e un capo vede i propri dipendenti come delle semplici pedine. Può disporne a piacere e, in un certo senso, li ritiene superflui. Cambi postazioni non necessari, traslochi improbabili, turni di lavoro che non favoriscono la socializzazione tra colleghi: non sempre sono scelte razionali o dettate da necessità aziendali.
3. Fascino: uno psicopatico è un maestro nell’arte di fare una splendida prima impressione e sono degli psicologi brillanti. Per loro il fascino è un tappeto rosso da stendere difronte agli altri, per camminarci sopra fino al raggiungimento del proprio obiettivo.
4. Parassiti: oltre a essere affascinanti, gli psicopatici sono anche dei veri e propri vampiri aziendali. Sono imbattibili nell’arte di rubare idee e confidenze altrui, per poi batterli sul tempo e proporle al momento giusto prendendosene il merito.
5. Disonestà: gli psicopatici semplicemente vivono seguendo una condotta morale tutta propria e non hanno rimorsi nell’agire in modo scorretto. Quindi se la relazione con il vostro capo è basata sul “fraintendimento”, forse sarebbe il caso di porsi qualche domanda.
6. Narcisismo: c’è solo una persona che interessa a un capo psicopatico: se stesso. Possono fingere interesse per gli altri e sembrare comprensivi, ma sono solo trucchi per catturare la vostra fiducia e sfruttare la situazione a proprio piacimento.
7. Impermeabilità: soprattutto alle critiche. Non soltanto non accettano mai il fatto che qualcuno possa fargli notare un errore, sono anche particolarmente bravi a scaricare la patata bollente nelle mani di qualche altro malcapitato. Un capo psicopatico usa i suoi dipendenti come veri e propri “scudi reputazionali”.
8. Performance da Oscar: a quanto pare il cervello di uno psicopatico funziona in modo diverso. L’amigdala, il centro cerebrale deputato alla gestione delle emozioni, lavora in modo differente e quindi l’individuo non prova né paura né disgusto. Ma questo non gli impedisce di apparire spaventato o disgustato ogni volta che le circostanze lo richiedano, in modo da esercitare il suo potere sugli altri. Dopo cinque minuti, tutto torna normale.
9. Non temono il rischio: hanno un invidiabile sangue freddo e non si lasciano mai prendere dal panico ance in situazioni di grande pressione. Ecco perché questi individui lavorano spesso nel settore dei media, della finanza e nell’ambito militare. Ma questo li porta spesso a prendersi – e a far prendere all’intera azienda – rischi eccessivi o non necessari.
10. Affamati di potere: gli psicopatici sono attratti dalle posizioni più influenti, da dove possono esercitare la propria volontà di controllo e placare la propria sete di manipolazione. Se il vostro capo ha la tendenza a calpestare i propri colleghi per impressionare chi sta più in alto di lui… è tempo di guardare altrove.
11. Hanno l’X-Factor: Nei film i capi psicopatici sono rappresentati come figure intense e minacciose, che stanno con il fiato sul collo dei propri dipendenti. I film non esagerano: certi dipendenti riescono perfino ad avvertirne la presenza: un’aura minacciosa che trasmette una sensazione di profondo disagio e che dovrebbe farvi capire che, forse, è il caso di cambiare aria.
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