Alcuni trucchi scientifici per ridurre la percezione (e la noia) dell’attesa

Ogni anno la Banca Mondiale pubblica la classifica Doing Business. Nel ranking viene assegnato un punteggio a 189 stati in base alla facilità o alla difficoltà di concludere affari nel paese. L’Italia, nemmeno a dirlo, si è posizionata al 65° posto, fanalino di coda dell’eurozona è stata superata da paesi come Tunisia, Kazakhstan e Messico. Ci vogliono 250 ore all’anno per presentare una dichiarazione dei redditi e pagare le tasse, circa 230 ore per ottenere un permesso di costruzione e 1200 ore per risolvere un procedimento civile di inadempimento contrattuale. Tutto questo per dire che gli italiani passano un sacco di tempo ad aspettare, tra traffico e file agli sportelli pubblici. Il sito MentalFloss.com ha raccolto alcuni trucchi scientifici che aiutano a ridurre la percezione dei tempi d’attesa.

METTI UN PO’ DI MUSICA –

Diversi studi hanno dimostrato che ascoltare la musica riduce lo stress per l’attesa, anche quando si è in fila in ospedale con l’ansia di sentir chiamare il proprio nome. Non è necessario che sia la miglior musica del mondo, ma il semplice fatto che ci sia un sottofondo riduce la percezione di attesa del 20%

PORTA UN AMICO –

In uno studio del 1992 i partecipanti che hanno socializzato tra loro non hanno trovato l’attesa stressante. Al contrario, l’attesa con dei perfetti sconosciuti non fa che rendere l’esperienza più stressante.

SII CONSAPEVOLE –

“Be mindful”. Mindfulness, in psicologia, significa essenzialmente la “consapevolezza” dei propri pensieri, azioni e motivazioni. Questa consapevolezza, secondo gli scienziati, aiuta a ridurre ansia e stress. Quando si è bloccati all’ufficio postale con 12 famiglie in fila per spedire un pacco il weekend di Natale, prova un po’ di “mindfulness meditation”. Concentrati sul respiro e sul presente, provando a svuotare la mente da tutti i pensieri negativi.

ACCETTARE L’INEVITABILITÀ DELL’ATTESA –

Bisogna avere la consapevolezza che l’attesa sia giusta ed equa, altrimenti diventa ancora più intollerabile (si pensi a quando qualcuno ci passa davanti). Quando l’attesa è percepita come inevitabile, ad esempio se l’aereo ritarda a partire per un temporale, questa viene percepita in modo migliore.

FAI UN RESPIRO PROFONDO –

Non è necessaria una meditazione zen avanzata per calmarsi. Prova semplicemente a respirare lentamente e profondamente, gonfiando l’addome. Questo ridurrà la quantità di ossigeno nel sangue abbassando la pressione sanguigna e vi farà sentire più calmi.

ALLENA LA PAZIENZA –

La pazienza è direttamente collegata all’autocontrollo che, come hanno dimostrato diversi studi, può essere rafforzato con la pratica. È stato accertato che i fumatori che prima di provare a smettere si erano esercitati a controllarsi non mangiando dolci per due settimane hanno avuto più facilità a farlo. Esercitare la pazienza è come andare a correre, può essere sgradevole, ma tornerà utile la prossima volta che si renderà necessario affrontare uno sforzo fisico.

NON ASPETTERETE COSI’ A LUNGO –

Incertezza, ansia e noia contribuiscono ad aumentare la percezione dell’attesa. Non avere nulla da fare e non sapere quanto durerà l’attesa potrebbe renderla quasi eterna. Studi di psicologia hanno dimostrato che le persone tendono a sovrastimare il tempo d’attesa. Basta solo ricordare che non è così male come pensiamo.

SE ESISTE UN MODO PER CALCOLARE IL TEMPO D’ATTESA, FATELO –

Chi si informa sui tempi di attesa dell’autobus in tempo reale e scopre quanto tempo dovrà effettivamente aspettare percepirà l’attesa come più breve. Uno studio effettuato sui pendolari di Seattle ha dimostrato che informare i passeggeri sui tempi d’attesa ne riduce la percezione del 30%.

PROVA A RIDURRE L’ANSIA –

L’ansia è una delle emozioni chiave che rende l’attesa infinita. Se state aspettando da mesi di andare in vacanza, immaginarvi già sul luogo di destinazione potrebbe essere una buona idea. Provate a programmare in anticipo le esperienze che vorrete vivere e anche il giorno della partenza arriverà prima.

NON PENSARE ALL’ATTESA –

Diversi studi hanno dimostrato che guardare l’orologio ogni 5 minuti aumenta l’attesa. Provate a concentrarvi su qualsiasi altra cosa. Mia nonna diceva, ovviamente senza alcun fondamento scientifico, che “Pentola guardata non bolle”.

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