Open Fiber e Wind Tre puntano alla 5G su L’Aquila
11/12/2017 di Redazione
Open Fiber e Wind Tre realizzeranno un progetto sperimentale sulla tecnologia 5G nella città dell’Aquila, dopo essersi aggiudicate lo scorso settembre il bando pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico che coinvolge anche il Comune di Prato. L’avvio della sperimentazione e’ stato presentato oggi dagli amministratori delegati delle due società, Tommaso Pompei e Jeffrey Hedberg, presente il presidente della società partecipata da Enel e Cdp, Franco Bassanini. All’incontro ha preso parte anche il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli.
L’obiettivo del progetto è costruire una “Città 5G” in cui famiglie e imprese possano beneficiare di servizi innovativi che interessano ambiti come la salute, la mobilità, la sicurezza, la prevenzione e la gestione delle emergenze. In particolare, la sperimentazione pre-commerciale 5G riguarderà la porzione di spettro 3.6-3.8 GHz nell’area 2 di Prato e L’Aquila (attraverso l’utilizzo dei diritti d’uso delle frequenze da 3.7-3.8 GHz) e durerà fino al 31 dicembre 2021.
La sperimentazione, pur essendo indirizzata a due ambiti territoriali ben definiti come L’Aquila e Prato, presenta caratteristiche replicabili a livello nazionale ed europeo. Open Fiber e Wind Tre, che hanno unito in questa iniziativa competenze, infrastrutture e investimenti, sono impegnate singolarmente in due importanti progetti di infrastrutturazione BUL (Banda Ultra Larga) in Italia.
Open Fiber sta realizzando una rete interamente in fibra ottica in modalità FTTH (Fiber To The Home- fibra fino a casa), in grado di raggiungere velocità fino a 1 Gigabit al secondo (Gbps) sia in download che in upload e di supportare tutte le potenzialità delle tecnologie che saranno sviluppate nei prossimi anni.
Wind Tre si sta invece concentrando sul più grande piano attualmente in corso di integrazione e ammodernamento di una rete radiomobile, che porterà alla realizzazione di una rete con oltre 21mila siti radio operanti con tecnologie 2G, 3G, 4G, 4.5G in tutto il territorio italiano. Entrambi i progetti operano in sinergia con lo sviluppo di reti 5G, che prevedono la densificazione dei siti radio al fine di abilitare servizi ad altissima capacità e/o bassissima latenza, in grado di gestire un elevato numero di dispositivi.
Nella sperimentazione a L’Aquila e Prato sono coinvolti Università (Firenze, Polo di Prato, L’Aquila, Genova, Bologna), centri di ricerca (come Fondazione Bruno Kessler, Nextworks), aziende (tra le altre, e-distribuzione di Enel, ZTE, Estra). La tecnologia 5G non è una semplice evoluzione delle attuali reti broadband, ma una nuova tecnologia con un enorme potenziale sia in termini di rete che di servizi.
(articolo in collaborazione con Adnkronos. Foto di repertorio ANSA/ ANNAMARIA LOCONSOLE)