A me il Capodanno “Epic fail” della Rai è piaciuto, perché me ne devo vergognare?
02/01/2016 di Redazione
Da due giorni l’Italia è in subbuglio come solo l’Italia sa essere per le stronzate. Dovete infatti sapere che al Capodanno di Raiuno, la rete del servizio pubblico per cui paghiamo il canone (il canone, signora mia, ché adesso ce lo mettono anche in bolletta, dove andremo a finire, toccherà pagarlo sul serio), hanno sbagliato il conto alla rovescia di 40 secondi, mandato un sms con una bestemmia e – questo non lo dice nessuno ma è altrettanto gravissimo, secondo l’internet moderno forse più della bestemmia – un messaggio che spoilerava la fine dell’ultimo star wars.
Orrore e raccapriccio.
Le intelligenzie dell’internets che conta hanno avuto un bel daffare a indignarsi per uno spettacolo “indecente” e “vecchio”, simbolo di una decadenza che dovrebbe essere ormai lontana (!!?) e poi Venditti, oddio, e Renzo Arbore che canta in napoletano? Parbleu!
Infatti Rai1 ha stravinto la serata, nonostante errori e bestemmie (di cui peraltro nessuno si è accorto, sul momento, perché gli unici a leggere quegli sms erano quelli che li mandavano, e forse nemmeno loro).
Ha vinto perché la Rai conosce il pubblico a cui si rivolge. Un pubblico che mediamente vede il cambio di canale da Rai1 a Rai3 un atto di estrema sregolatezza, figurarsi avventurarsi su rete4, no.
Un pubblico che attendeva proprio Antonello Venditti e Renzo Arbore, difatti posizionati a cavallo del conto alla rovescia, un pubblico che ha contato fino a 0 e poi ha cantato felicissimo ‘O Sarracino, ballando e divertendosi in piazza e a casa.
E faccio coming out: io ho cantato con Venditti e con Arbore.
Mi sono piaciuti.
E trovo scorretto e stucchevole dovermene vergognare perché voi pensate che vivere nel futuro significhi rinnegare – con una certa puzza sotto il naso – il passato da cui veniamo e con cui – vi piaccia o no – tutti dobbiamo fare i conti.