Adam Lanza: la strage in America ha un volto

LA STRAGE – Obama non ha potuto trattenere le lacrime durante la conferenza stampa in cui esprimeva solidarietà ammettendo di non riuscire a reagire alla notizia come Presidente ma come genitore: “La maggior parte dei morti erano bambini. Bambini piccoli tra i cinque e i dieci anni. Abbiamo il cuore spezzato e non ci sono parole per alleviare il dolore”. MaryAnne Jacobs ha raccontato di come si è nascosta insieme a 18 bambini riuscendo a sopravvivere: “Siamo strisciati in un magazzino sul retro e abbiamo dato a tutti pastelli e carta per far mantenere loro la calma”. La donna ha ammesso di aver aperto la porta solo quando un ufficiale ha fatto scivolare il distintivo dalla fessura sul pavimento.

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LA SUA VITA – C’è chi lo descrive come un “genio”, un altro aggiunge: “Era molto intelligente, probabilmente uno dei ragazzi più intelligenti che io abbia mai conosciuto”. La zia ha detto se solo la madre avesse sospettato il disagio del figlio non avrebbe esitato “a chiedere supporto medico”, come rivela l’Indipendent. “Nancy non era una persona che negava la realtà” ha detto ancora a Sky News. Nelle testimonianze ricorre il trauma della separazione dei genitori: quando il fratello Ryan è andato all’università, Adam è rimasto in casa da solo con i genitori durante il periodo di crisi che poi ha portato al divorzio nel 2008. Tre anni dopo il padre ha una nuova famiglia a Stamford mentre lui resta a vivere con la madre nella casa ubicata nelle vicinanze della scuola elementare. È lì che gli agenti sono corsi dopo la tragedia, cercando indizi utili all’indagine e incolpando inizialmente il fratello Ryan. L’equivoco è stato chiarito anche grazie alla testimonianza di un vicino di casa al quale ha detto: “È stato mio fratello”.

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