Aereo abbattuto in Turchia: cosa c’è fra Russia e Turchia?

L’aereo abbattuto in Turchia dalla contraerea di Ankara potrebbe rappresentare lo spartiacque definitivo nella lotta al terrorismo. Nato da una parte, con la posizione ambigua della Turchia i cui confini con la Siria sono indubbiamente permeabili e con i continui raid del governo Erdogan contro i Peshmerga, dall’altro il blocco rappresentato da Russia e Iran. L’alleanza atlantica intanto ha fatto sapere che sta “monitorando la situazione”.

Aereo abbattuto in Turchia
(Photo credit should read ALEXANDER NEMENOV/AFP/Getty Images)

AEREO ABBATTUTO IN TURCHIA: IL DIALOGO E L’ACCORDO RUSSIA-IRAN

Si perché l’aereo abbattuto in Turchia segue di qualche ora la conclusione dell’incontro a Teheran tra Vladimir Putin e il presidente Hassan Rouhani, visto dopo l’Ayatollah Khamenei, guida suprema del Paese. Secondo quanto riportato dalla televisione di stato russa Russia e Iran hanno parlato della necessità di “unire” le loro economie e di rafforzare la cooperazione reciproca in molti settori, lotta al terrorismo incluso. Mosca e Teheran hanno detto si alla creazione di una zona di libero scambio e a un maggiore uso delle monete nazionali in transazioni reciproche.

 

LEGGI ANCHE: Aereo abbattuto in Turchia, «Morto uno dei due piloti» – DIRETTA

AEREO ABBATTUTO IN TURCHIA: UN MERCATO COMUNE RUSSIA-IRAN

Dal economia – per combattere il terrorismo. Mosca e Teheran a rafforzare la cooperazione in molti settori. Questo – il principale risultato dei colloqui tra i presidenti di Russia e Iran, che si è concluso a Teheran a tarda sera. I progetti comuni – decine. E non è solo energia. Vladimir Putin e Hassan Rouhani ha detto che la creazione di un mercato comune e autorizzare un maggiore uso delle monete nazionali in transazioni reciproche. Separatamente, ci siamo fermati sulla questione siriana. I colloqui, protrattasi fino a tarda ora, si sono conclusi con la firma di un pacchetto di accordi bilaterali.

AEREO ABBATTUTO IN TURCHIA, PUTIN: “SENZA DIALOGO NON SI RISOLVE LA CRISI IN SIRIA”

Al termine del colloquio Vladimir Putin ha dichiarato alla stampa: “continuiamo il coordinamento della lotta contro il terrorismo. Rafforzeremo la nostra cooperazione nel gruppo internazionale sulla Siria. I nostri due paesi hanno dimostrato che è possibile affrontare il problema con un approccio serio”. “Il terrorismo oggi è un pericolo per noi, per gli stati della Regione e per il mondo intero”, ha aggiunto Hassan Rohani. L’Iran avrà un ruolo chiave nella soluzione della crisi siriana visto anche la sua influenza nell’area. Ieri si è parlato anche delle azioni aeree condotte dalla Russia. Putin, a tal proposito, ha ricordato che ogni azione “non puo’ essere presa senza un accordo con Teheran” ma ha altresì aggiunto: “non c’è altra possibilità a lungo termine per risolvere il problema della Siria, se non attraverso negoziati politici”.

AEREO ABBATTUTO IN TURCHIA, ATTESO LAVROV A ISTANBUL

L’agenda diplomatica prevedeva l’arrivo ad Istanbul di Sergei Lavrov, Ministro degli Esteri russo, nella giornata di domani. Lo scontro di questa mattina con l’abbattimento del Mig 24 caduto a poca distanza da Latakia rischia di complicare notevolmente le cose tra Russia e Turchia anche se l’incontro “resta in agenda”. Da Ankara hanno fatto sapere che ci sono stati 10 avvertimenti in 5 minuti nei confronti di due aerei russi che continuavano a superare il confine prima di fare fuoco. Mosca invece ha confermato che uno dei due aerei è stato colpito da terra, quindi dalla contraerea. Nelle ultime settimane si sono moltiplicati i contrasti tra Turchia e Russia a causa del presunto sconfinamento dei Mig di Putin mentre dal 3 al 10 ottobre si sono sfiorate 13 collisioni tra aerei dei due Paesi.

(Photocredit copertina Alexey Filippov / Host Photo Agency/Ria Novosti via Getty Images)

 

Share this article