Due hostess portano Aeroflot in tribunale: «Ci pagano meno, perché siamo over 40 e grassottelle»
04/09/2017 di Alice Bellincioni
Due hostess di Aeroflot hanno fatto causa alla compagnia di bandiera russa per discriminazione. L’anno scorso le assistenti di volo sono state misurate e pesate e – sostengono le due donne – quelle che superavano la taglia 44 sono state spostate sulle tratte nazionali, con conseguente taglio di stipendio. Nella primavera scorsa le due hostess di Aeroflot, Evgenia Magurina, di 42 anni, e Irina Ierusalimskaya, di 45, hanno perso le loro cause nei tribunali locali. Questa settimana riprovano a far valere i loro diritti nella corte centrale, a Mosca.
Magurina e Ierusalimskaya fanno parte del gruppo che scherzosamente si definisce “Sts”, acronimo russo per “vecchie, grassocce e brutte”. Nel loro primo ricorso in tribunale le due hostess hanno accusato Aeroflot di “violazione delle norme sul lavoro” e “discriminazione dei lavoratori in base all’aspetto”. È la prima volta che una grande azienda statale russa deve rispondere ad accuse di questo genere, spiega il Guardian.
Secondo le “Sts” Aeroflot l’anno scorso ha comunicato a tutte le hostess che all’estero si preferiscono assistenti di volo giovani e magre. A quel punto sono state tutte convocate, per verificare se rientravano negli standard. «Ci hanno fotografate tutte e ci hanno preso le misure, alcune di noi sono state addirittura pesate», ha spiegato al sito di Radio Svoboda, Evgenya Magurina.
DUE HOSTESS DI AEROFLOT FANNO CAUSA ALLA COMPAGNIA RUSSA PER DISCRIMINAZIONE
«Forse il governo sta cominciando a sentire un po’ di vergogna», ha dichiarato mercoledì, prima dell’inizio del processo di appello al tribunale di Mosca, Evgenya, commentando: «Se questo accadesse in America, sarebbero tutti in sciopero». La compagnia aerea respinge le accuse di discriminazione: «Aeroflot non impone restrinzioni geografiche in base a cui alcuni membri dell’equipaggio possono volare», ha fatto sapere il direttore esecutivo, con la delega alle questioni legali, Vladimir Alexandrov, assicurando inoltre che “per noi qualsiasi politica di selezione basata su standard diversi dai requisiti di aviazione è completamente inaccettabile».
Eppure – sottolinea il Guardian – i rappresentanti di Aeroflot in una conferenza ad aprile sembravano implicitamente ammettere questa politica: «Aeroflot è una compagnia aerea premium e le persone comprano i biglietti in parte anche per l’aspetto dei sui dipendente», aveva detto Pavel Danilin, un membro del cosiglio di amministrazione. Un suo collega, Nikita Krichevsky ha addirittura dichiarato che la penalizzazione economica dovrebbe essere vista come un incentivo a perdere peso.
La cosa particolare è che ci sono limiti di taglia anche per gli uomini, ma nessun assistente di volo si è rivolto al sindacato per denunciare discriminazioni. Per questo l’accusa delle due hostess è anche di discriminazione sessuale. Se il Tribunale di Mosca non gli darà ragione, Evgenia Magurina – il cui stipendio è stato decurtato di circa il 20% – è pronta a rivolgersi alla Corte suprema russa e alla Corte europea dei diritti dell’uomo. La sua collega Irina verrà sentita in aula nei prossimi giorni.
Foto copertina: dal profilo Facebook di Aeroflot