Agguato con machete, parla il ferroviere ferito: «Potrò riabbracciare la mia bambina»

È stato sottoposto a un’operazione chirurgica di otto ore il capotreno aggredito a colpi di machete da un gruppo di 4-5 giovani nella tarda serata di ieri alla periferia di Milano, fermata di Villapizzone. Al Niguarda i chirurghi hanno terminato un delicato intervento al fine di recuperare le funzionalità del braccio del paziente: «Si è trattata di una lesione molto grave ma il braccio per il momento è salvo» fanno sapere dall’ospedale milanese. La prognosi verrà sciolta nei prossimi giorni. Fonti di Giornalettismo.com raccontano di come sia stato decisivo l’intervento di un macchinista fuori servizio anche lui attaccato e colpito alla testa – oggetto di accertamenti, si parla di trauma cranico – ma in grado poco prima di perdere i sensi di allacciare una cintura al braccio del collega per ridurre l’emorragia.

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LA VICENDA –

Secondo la prima ricostruzione della Polizia ferroviaria, il capotreno avrebbe chiesto i biglietti ai passeggeri a Villapizzone: tra questi un gruppo di giovani che si è rifiutato di mostrare il titolo di viaggio e ha estratto un machete. Due sono stati fermati nella notte e si trovano ancora in Questura, sarebbero sospettati di appartenere a una gang di latinos. «Siamo sconvolti per quello che è successo questa notte, il livello di insicurezza è troppo alto. Vogliamo il presidio dei militari in tutte le stazioni e sui treni Forze dell’Ordine armate, formate e pronte anche a sparare» È il commento dell’assessore lombardo alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte che insieme all’amministratore delegato di Trenord Cinzia Farisè ha seguito da subito il gravissimo episodio. «Al macchinista, al capotreno e alle loro famiglie esprimo tutta le nostra vicinanza e solidarietà. Mi auguro che la giustizia possa fare velocemente il suo corso e che gli aggressori siano velocemente individuati e adeguatamente puniti».

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ARRESTATI DUE VENTENNI SALVADOREGNI –

Nel tardo pomeriggio di venerdì l’Ansa ha riportato la notizia dell’arresto di due salvadoregni ventenni, arrestati nell’ambito delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Lucia Minutella. I due giovani apparterrebbero alla gang di latinos ‘MS13’. Per entrambi l’accusa sarebbe di tentato omicidio.

«POTRÒ RIABBRACCIARE LA MIA BAMBINA» –

Nel pomeriggio di venerdì le agenzie hanno riportato anche la prima dichiarazione di Carlo Di Napoli, 32 anni, il ferroviere ferito la notte scorsa: «Ho avuto molta paura, ma ora mi sento più sollevato» – ha detto l’uomo dopo il delicato intervento chirurgico subito al segretario lombardo del Pd Alessandro Alfieri che e’ andato a trovarlo all’ospedale di Niguarda. «La cosa più importante e che potrò riabbracciare la mia bimba di 5 mesi». Poi, il racconto di quanto accaduto ieri sera: «Avevo intuito che c’era una situazione strana – ha aggiunto – e per questo ho chiesto al mio collega se poteva stare ancora un po’ con me nonostante avesse finito il turno».

LA MOGLIE: «È LA NOTTE PIÙ BRUTTA DELLA MIA VITA» –

La moglie dell’uomo ha affidato a Facebook i suoi pensieri: «Questa è la notte più brutta e lunga della mia vita, mio marito è una roccia anzi la nostra roccia! – ha scritto la donna sulla sua bacheca – Non pensavo di essere circondata da cosi’ tante persone che ci vogliono bene! Grazie, io non mollo e neanche Carlo!»

 

Photocredit copertina ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI

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