La tassa su Airbnb potrebbe ancora essere introdotta in legge di Bilancio
21/11/2016 di Redazione
La tassa su Airbnb potrebbe tornare, ed esser introdotta nella legge di Bilancio. Una ipotesi che spacca la maggioranza. Riporta Repubblica:
Nei giorni scorsi la pd Silvia Fregolent aveva presentato una norma che imponeva agli affitti brevi una cedolare secca del 21 per cento, in sostituzione dell’Irpef. L’iniziativa fu bloccata da Matteo Renzi in persona che si pronunciò contro: “Nessuna nuova tassa”, disse. Ma ieri, gli emendamenti sulla cedolare secca sono tornati: fotocopie della proposta Fregolent come quelli di Sinistra italiane e Forza Italia. Scontro acceso: alla fine la questione è stata accantonata ma il governo, come ha spiegato il viceministro dell’Economia Enrico Morando è decisamente contrario. Le ragioni a favore di una regolazione tuttavia non rientrano. Lo stesso presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, ha sottolineato che la cedolare secca “non è una nuova tassa”, anzi consente di pagare meno rispetto alle aliquote Irpef ordinarie. Quanto alla necessità di regolamentare il settore l’esponente Pd ha aggiunto: “Chiavi di condomini e garage vengono distribuiti a chiunque e se gli esercenti sono abusivi non c’è nessun controllo”. Nessun dubbio, invece, nei deputati Pd nel bloccare, insieme alla Lega, la proposta, avanzata da Sinistra italiana, di legalizzare la cannabis e destinare le entrate aggiuntive alla ricostruzione post-terremoto.
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Ecco perché tutto può ricadere sul fatto che le altre mutinazionali del web vedano minati i propri interessi anche con la cedolare del 21 per cento. La legge è uguale per tutti: anche in commissione Bilancio.
(foto copertina MARTIN BUREAU/AFP/Getty Images)