Alberto Perego, convivente di Formigoni, è un prestanome?
29/05/2012 di Dario Ferri
Comunione e Liberazione ancora sugli scudi. Grazie, come sempre, a Roberto Formigoni, che si trova per l’ennesima volta in discussione a causa delle sue vacanze e delle sue frequentazioni. Bruno Vergani, ex dei memores domini, parla con il Corriere della Sera di Alberto Perego, convivente del governatore lombardo:
Che rapporto c’era tra Perego e Formigoni?
«La loro amicizia crebbe nel tempo. Perego, che all’epoca era ragioniere e non ancora commercialista, lavorava in una società, la Interfield, in cui poi è entrato anche l’avvocato Sciumé (la Interfield ancora oggi è una società che vanta nel suo sito, tra i clienti, la Compagnia delle Opere e che reca come partner lo Studio Sciumé e associati, ndr). Nel tempo il rapporto tra Formigoni e Perego è diventato molto forte e l’inchiesta lo sta dimostrando».
Come ricorda Perego?
«Il classico ragioniere brianzolo; bravo,ma di basso profilo spirituale ».
Era il braccio destro di Formigoni?
«Sì. Perego era il suo contabile, quello che gli teneva i conti».
È possibile che Formigoni, data l’amicizia, abbia intestato a lui beni o attività?
«Sì, può essere benissimo, perché (tra i memores Domini, ndr), si era una cosa sola, all’interno».
La confidenza e la fiducia erano tali anche da permettere operazioni di questo tipo, societarie o finanziarie?
«La fiducia era assoluta. Perego ha sicuramente fatto da prestanome anche per l’operazione della villa in Sardegna comprata a buon prezzo».
Ma la solidarietà e la vicinanza tra memores Domini può essere così intima da arrivare a questo punto?
«I memores sono come un corpo solo, in cui io sono la mano destra e tu quella sinistra; tu il piede e io la testa, ma apparteniamo allo stesso organismo.Quindi l’identità è totale».
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