Alessandro Onorato finisce all’ospedale: “Gianluca Peciola mi ha tirato una sedia”
28/05/2015 di Redazione
Alessandro Onorato finisce all’ospedale: “Gianluca Peciola, capogruppo di SeL, mi ha tirato una sedia”. Così denuncia l’esponente della Lista Marchini che posta sui social network le sue foto all’accettazione del pronto soccorso per il referto: durante la discussione in Sala delle Bandiere in cui si stava tenendo la conferenza dei capigruppo che doveva affrontare, fra le altre cose, la discussione sulla vertenza Multiservizi; il tutto mentre i lavoratori delle società da due giorni occupano l’aula del consiglio comunale.
ALESSANDRO ONORATO FINISCE ALL’OSPEDALE
In capigruppo, scrivono le notizie dal Campidoglio riportate da Repubblica, scoppia la bagarre.
“Peciola mi ha buttato una sedia addosso, rompendomi un dito”, dice Onorato. Peciola replica “lui ha tentato di aggredirmi. La riunione di capigruppo era terminata, Onorato ha insultato vergognosamente la consigliera Azuni e poi ha tentato di aggredirmi facendo il giro del tavolo e venendo verso di me che ero seduto. Penso che sia grave quanto accaduto perché alla vergogna dell’insulto si è unita la vergogna dell’aggressione da parte di Onorato”, si è difeso Peciola.
Il consigliere della Lista Marchini pubblica le foto dall’ospedale San Carlo di Nancy.
“I due si sarebbero poi pesantemente scagliati l’uno contro l’altro finendo anche a terra, con gli altri capigruppo a tentare di separarli”, continua Repubblica.LEGGI ANCHE: SeL sotto accusa, Ignazio Marino traballa?
LA VERTENZA MULTISERVIZI –
La vertenza della Roma Multiservizi coinvolge i dipendenti della società che per conto del Campidoglio si occupa di pulizia delle scuole, delle aree verdi e di quelle cimiteriali; da due giorni i dipendenti stanno occupando l’Aula Giulio Cesare per chiedere che l’Assemblea voti una mozione per annullare “la gara a lotti e indirne una a doppio oggetto che garantisca i livelli occupazionali”. I lavoratori sono intenzionati a continuare la protesta fino a che non sarà garantito il loro posto di lavoro; “quando in aula è caduto il numero legale e la seduta è stata riaggiornata a venerdì è scoppiata la rabbia. Tra urla, grida e insulti tre lavoratrici si sono accasciate al suolo e sono state soccorse dai medici del Campidoglio, prima, e dai sanitari del 118”, scrive ancora Repubblica.
Copertina: Alessandro Onorato / Facebook