Anche l’Italia dei Valori “in mutande” per un pugno di voti

Un tempo patrimonio dei leghisti, le foto con i candidati in mutande dilagano ormai per ogni dove. L’intimo indumento è stato sdoganato persino dalla sinistra più di sinistra.

di fabbio

LA CORSA ALLA MUTANDA – Dopo l’exploit di Paola Bacchiddu, la  responsabile comunicazione della lista «L’altra Europa con Tsipras», continuano a spuntare politici e candidati in mutande, in particolare alle amministrative. Ecco allora Mauro di Fabbio che si presenta alle amministrative di Campobsso con lo slogan «Siamo in mutande – osa anche tu» che si aggiunge a Bacchiddu e a Massimiliano Santini, che in quel di Pesaro ha fatto addirittura senza mutande, pare.

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I PRECEDENTI – Non si tratta di una novità del 2014, solo che in precedenza, come nei casi di Davide Amadeo o Franco Zotti,  i candidati in mutande erano appannaggio quasi esclusivo della Lega Nord o al massimo di qualche alleato della destra come Albertini o come Federico Clapis (FLI). Ora invece la mutanda-mania ha sceso la penisola e ha espanso il suo contagio anche alla sinistra più sinistra che c’è tra quella accreditata di peso sufficiente a conquistare seggi.

 

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