Andrea Scanzi non la prende bene
03/02/2016 di Redazione
Andrea Scanzi Vs Daniele Luttazzi, parte terza. Ricorderete ieri la risposta di Daniele Luttazzi a un articolo di Andrea Scanzi fortemente critico sulla situazione della satira in Italia. Ovviamente la risposta di Andrea Scanzi non poteva farsi attendere ed è arrivata oggi, sulle pagine del Fatto Quotidiano. Anticipiamo che Scanzi non la prende benissimo:
Ringrazio Daniele Luttazzi per l’attenzione. Nella replica si guarda bene dal rispondere nel merito, preferendo dilungarsi sull’analisi logica del testo dell’estensore.
Scanzi qui si riferisce alle accuse di plagio da lui riportate contro Luttazzi, presumibilmente
È comunque un passo avanti: negli ultimi sei anni o non rispondeva o si intervistava da solo. Ho provato a togliere dalla sua risposta le parti rancorose, poco lucide e tromboneggianti. Solo che, se le toglievo, non restava niente. Così le ho lasciate. È la prima volta che vengo usato come un predellino da satirici un po’ in disgrazia, ma tutto sommato non è male.
Insomma, un pugno in un pugno
Prendo poi atto di essere la sua nuova ossessione, anche se lo preferivo quando andava in fissa per Martina Colombari a Barracuda.
Scanzi l’ha presa benissimo, dicevamo. Ma lui non è rancoroso
Per carità di patria eviterò (qui) altra aneddotica. Daniele è sempre stato “più permaloso di una mina” (cit.), persino più di me, e se non lo incensi per rappresaglia invade la Polonia. È fatto così. […] PER DANIELE i miei articoli sembrano necrologi e mirano a dimostrare che un artista un tempo grande ora non lo è più. Forse, chissà, si è sentito parte in causa. Parla anche di “decomposizione” che “solo io vedo”. Dipende: se alludiamo alla sua carriera, è vero il contrario.
Ma veniamo all’accusa sul referendum e Benigni, una delle più dure di Luttazzi che “accusava” Scanzi di un artifizio retorico in tema di critica al Referendum.
– Chiuso nel bunker, Daniele ha forse perso qualche passaggio. Parlando di Benigni, sostiene che solo io ritenga che il referendum “sfasci la Costituzione”. Gli consiglio, tra i tanti, la lettura di Zagrebelsky o Pace. Appena più rilevanti, come costituzionalisti, di tal Daniele Fabbri.
L’articolo si dilunga in risposte a Luttazzi con questa chiusa:
Caro Daniele, smettila di frignare, scegli ossessioni migliori del sottoscritto, ritrova la tua lucidità antica. Sii meno noioso (e prolisso). E muoviti a tornare a teatro. Ce n’è bisogno.
Attendiamo la nuova risposta di Daniele Luttazzi che, speriamo, non si farà attendere (edit:e infatti è puntualmente arrivata)