“Angelina Jolie? Mocciosa viziata”. Grossi guai per la Sony “hackerata”
10/12/2014 di Redazione
Non accennano ad esaurirsi per Sony Pictures le conseguenze dell’irruzione di misteriosi hacker nei suoi sistemi informatici, che poi hanno messo in piazza i segreti dell’azienda.
ANCORA DANNI DAGLI HACKER – Prima, ad alimentare gli incubi della multinazionale, è stata la diffusione dei file contenenti alcune delle pellicole che Sony Pictures ha appena lanciato nelle sale o che sta per lanciare. Poi la scoperta che l’azienda paga le donne nettamente meno degli uomini. Ora, infine, arrivano le conversazioni imbarazzanti tra il produttore Scott Rudin e il co-chairman di Sony Pictures, Amy Pascal: i due all’epoca degli scambi in mail stavano lavorando su una scrittura di Aaron Sorkin, progetto poi abortito, par di capire dalle mail per mancanza di finanziamenti.
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GLI APPREZZAMENTI SU JOLIE – Il fallimento del progetto ha seminato dissapori tra i due, tanto che Rudin ha scritto a Pascal: «Ti sei comportata in modo abominevole e passerà molto, molto tempo prima che io dimentichi cos’hai fatto a questo film e che cosa hai fatto passare a noi tutti». Non estranea alla questione Angelina Jolie, che pretendeva il regista David Fincher a dirigerla in Cleopatra, impedendogli così di lavorare alla pellicola su Steve Jobs.
Rudin, pur concedendo che Cleopatra potrebbe essere «un gran colpo commerciale», dice alla Pascal di fermare Jolie sostenendo che «Non c’è nessun film da fare su Cleopatra». E aggiunge che sarebbe un rischio vista la «pazzia e la tendenza all’ira di questa donna», che in un’altra mail definisce «una mocciosa viziata minimamente talentuosa».
Difficilmente Jolie gradirà gli apprezzamenti, che hanno già fatto il giro delle riviste e dei siti specializzati.