La sorella di Paola Taverna attacca Virginia Raggi: «Hai rotto er c****»
02/01/2017 di Redazione
L’agenzia Adnkronos riporta un commento su Facebook di Annalisa Taverna, sorella della senatrice del Movimento 5 stelle Paola, che attacca in pieno la sindaca di Roma Virginia Raggi. Lo sfogo contro la sindaca di Roma – diffuso anche dalla pagina Facebook Il M5S non ci piace – è molto forte e sta diventando virale sui social network. Il post è stato diffuso anche dal consigliere d’opposizione in Campidoglio Alessandro Onorato.
Risale al 23 dicembre scorso, a poche ore di distanza dalle immagini della Ragg sola nella Sala del Quirinale per il tradizionale scambio di auguri del Capo dello Stato con le alte cariche. “Io in piazza ci scendo volentieri ma con uno striscione del tipo ‘hai in mano le sorti della città e quelle del Movimento'”, scrive su Facebook la sorella di Taverna, rispondendo alla domanda di una militante. «Hai deciso di affrontare da sola facendo piazza pulita dei 5 stelle e contornandoti del non plus ultra della merda», spiega Annalisa. Adesso «ti attaccano tutti e sei in mezzo al marasma ma me sembra il minimo. Il problema è che per le tue scelte del cazzo nel marasma ci stiamo anche e soprattutto noi».
“Nel video di un minuto e mezzo in un evento durato ore, sembri cappuccetto rosso sperduto tra i lupi cattivi (però quando hai scelto i tuoi collaboratori contro tutto e tutti la parte del lupo t’è riuscita benissimo)… non ti ha considerato nessuno… e che t’aspettavi?. Rappresenti il Movimento quindi fanne un vanto non un insulto. Ogni tua mossa è sempre sembrata fatta apposta per farti cacciare a calci in culo e farci perdere Roma… bene… è arrivato il momento che invece di lodarti il popolo 5 stelle ti dica che hai rotto er cazzo”
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«Applica le regole del Movimento. Ascolta Beppe e i nostri parlamentari – si legge nel commento – smetti de fa la bambina deficiente con manie de protagonismo e deliri de onnipotenza e comportati da 5 Stelle perché ti abbiamo votato pensando che lo fossi altrimenti chi te se cagava. Datte na calmata e non rompere i coglioni altrimenti t’appendemo pe le orecchie ai fili dei panni sul balcone fino a che non rinsavisci perché non abbiamo nessuna intenzione di perdere un sogno, anni di lotta, sudore e sangue pe na testa de cazzo».