Ho provato Applekiss, il social network italiano: ecco come è andata
23/09/2015 di Stefania Carboni
Immaginate un social network dove puoi apprezzare i contenuti di un altro utente.
Allora immaginate qualcuno che può apprezzare i tuoi racconti senza limiti di carattere.
Come dite? Oh giusto, esiste.
Beh, immaginate un po’ quel che vi pare, comunque si sono inventati un nuovo social network, si chiama AppleKiss, è italiano ed è Splinder con un nome un po’ più Wannabe American e un sistema di like ideato da Martina Dell’Ombra.
E oltretutto è patrocinato da Francesco Facchinetti.
C’è poi il piccolo particolare del nome: Apple come quell’altra cosa di Steve Jobs ma, assicurano dalla società italiana, non ci possono esser problemi di tipo legale. «Abbiamo depositato il marchio e il logo, quindi siamo tranquilli. In fondo la mela è un oggetto: se non può essere usata, che la tolgano dal vocabolario», ha assicurato a Dailybest il responsabile tecnico Francesco Cornaggia. Insomma niente problemi di logo, e poi che diamine, e allora tolgano le mele dal mercato no? Geniale.
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APPLEKISS: IO CI PROVO
– Come funziona AppleKiss? Ho cercato prima di vedere il teaser…
Ma non è che ci abbia capito molto, in verità sembra una versione più bucolica di un social network acchiappone. Allora mi sono rimboccata le maniche e come ogni reporter coraggioso che si rispetti, mi sono iscritta (non fiori, ma opere di bene, grazie). In pratica su AppleKiss ognuno ha a disposizione il suo blog personale. I testi si chiamano “apple” (ma dai!), gli apprezzamenti sono “kiss” (e qui c’è il tocco della Dell’Ombra e dei suoi kissini) Grande novità.
Ecco i cardini di Applekiss. Con Applekiss puoi “diventare grande” oltre che andare “oltre l’esistente”. In che senso? Non si sa, ma la frase è figa e diciamocelo, è con le frasi fighe che nascono i migliori bisinissi. Io però volevo capirne di più. Così ho deciso di tentare in prima persona…
Dentro Applekiss ti accolgono subito con un benvenuto. Ho anche messo i primi kissini sentendomi un sacco ggiovane. Ad alcuni sì, ad altri no. Anche perché altri hanno questi contenuti:
Premessa: su Applekiss si parla di blog. Blog. Una parola che oggi tutto “l’internetz” cerca di rimpiazzare con altre tremila definizioni differenti. Quindi la mia domanda sorge spontanea: AppleKiss, oltre al blog, cosa offre?
APPLEKISS: E LE SIMILITUDINI
La chat con altri utenti è simile a Facebook (non è uguale, non si possono mandare foto). Applekiss ti dà la possibilità di seguire Eventi e Gruppi. C’è perfino spazio per gli annunci. Per ora questi: cercasi blogger gratis. Vedo che le novità pullulano, eh?
Il blog dovrebbe esser la punta di diamante della applicazione. Ma per questo non esiste già Medium? No?
Mistero.
Una cosa è certa. Su Applekiss c’è tanta voglia di socializzare. Senza fare nulla di che ho già incassato kissini e commenti (no non ho messo la foto di Emily “ctrl +v”). Il problema è però un altro: cosa potrebbe spingere gli altri utenti a prediligere la piattaforma italiana rispetto ad altri social che contano svariate migliaia di utenti in più?
Mi arrendo, non lo so. L’obiettivo di Applekiss – riportato dal comunicato stampa – è quello di diventare “un social che nasce dal concetto di storytelling e riprende l’idea del Personal Branding applicata sia a livello personale che aziendale”. Con “scappellamento a destra”, aggiungo io.