COPPA AMERICA 2016: Messi sbaglia un rigore, perde la finale e si ritira dalla nazionale!
27/06/2016 di Boris Sollazzo
COPPA AMERICA 2016, MESSI E PERDE E SI RITIRA DALLA NAZIONALE –
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Da non crederci. L’Argentina arriva di nuovo in finale di Coppa America con il Cile. Di nuovo pareggia 0-0 dopo 120 minuti e dopo aver schiacciato tutte le avversarie prima della Roja, contro cui continua a rimanere beffardamente imbattuta. Ancora perde alla lotteria dei rigori. Questa volta però non è Gonzalo Higuain a fallire (avrebbe tirato per ultimo? Chissà), ma addirittura Lionel Messi, che tira il primo della serie e sbaglia. Lo fa dopo Arturo Vidal, fermato da Sergi Romero che ne intercetta la bomba e fa pensare a tutti che sì, questa volta l’Argentina questa volta vincerà. No,non è così. La butta alle stelle chi non ti aspetti, poi sarà fatale per l’Albiceleste il penalty fallito, al quarto tentativo, dal laziale Lucas Biglia.
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LIONEL MESSI, IL RIGORE SBAGLIATO –
Irriconoscibile il numero 10. La tira alle stelle, come se fosse un Kranevitter qualsiasi.
L’Argentina non arriva a 15 coppe e non raggiunge l’Uruguay, Vidal, dopo aver sbagliato il primo penalty, alza una Coppa America che aveva disprezzato e, in qualche modo si verifica la più recente profezia maradoniana “se non vincono, non devono tornare in Argentina”. Già perché re Lionel fa proprio così: a 29 anni lascia la Nazionale. Lo dice ai giornalisti, dopo l’ennesima delusione con la maglia del suo paese, con cui ha vinto “solo” un titolo olimpico nel 2008, a Pechino, dopo la prima finale persa in Coppa America contro il Brasile l’anno dopo e prima di vivere altre due sconfitte all’ultimo atto del trofeo continentale in seguito. Per l’Argentina è addirittura la quarta finale persa negli ultimi dodici anni, la terza ai calci di rigore: l’ultima vittoria rimane quella del 1993.
Lionel Messi se ne va dopo cinque gol in questa edizione, dopo aver battuto il record di segnature con la maglia albiceleste di Gabriel Omar Batistuta, dopo 10 anni e 112 partite. Aveva esordito a 19 anni, se ne va prima dei 30, come sempre ha fatto rappresentando il suo paese: battendo i record individuali, ma non alzando trofei. Già, perché oltre al tris di sconfitte in Coppa America, si deve contare anche la sconfitta al mondiale contro la Germania, nel 2014. Tre anni terribili: Brasile, Cile, Stati Uniti, Germania e due volte Cile. Neanche un gol segnato, da lui e dalla squadra, tre terribili rovesci. E lui, schiacciato dal confronto con Diego Armando Maradona, che invece una nazionale ben più scarsa tecnicamente la faceva vincere da sola, si ritira, se ne va, si nasconde come sempre quando smette il blaugrana. Lui no, lui è costretto a vedere Francisco Andrés Silva Gajardo, per tutti Gato Silva, segnare dagli 11 metri. La faccia del centrocampista del Chiapas – club messicano i cui giocatori vengono soprannominati Jaguares – è una maschera di tensione prima, è gioia pura dopo. Lui, Lionel, abbassa la testa. Di nuovo secondo. Di nuovo assente non giustificato nel match più importante.
“La selecciòn è finita per me: è la quarta finale che perdo, la terza di seguito” dice, nei corridoi dello stadio del New Jersey che ha visto il suo ultimo atto da capitano (ha portato la fascia, ma non ha saputo onorarla, non stanotte). “E’ un momento così duro per me e per tutta la squadra. Ho voluto così tanto portare un titolo nel mio paese e ora me ne vado senza riuscirci”. E poi dà fondo all’amarezza. “Ho fatto tutto quello che ho potuto, ma evidentemente non fa per me. Ho perso un’altra finale, fa così male perdere, di nuovo ai calci di rigore. Ma la decisione è presa”. Quasi a sottolineare che non è come lo scorso anno quando decise di lasciare ma si fece convincere, a fine estate, a riprovarci.
E l’ultimo atto è un tiro da 11 metri tirato come mai nella vita. Alto, altissimo, oltre la traversa. Come quello di Higuain (che al 40′ ruba palla a Medel e solo davanti a Bravo sbaglia il pallonetto, anche lui colpito dalla maledizione che in queste tre finali gli ha fatto sbagliare reti e rigori che di solito mette dentro a occhi chiusi). Anzi, peggio. Da giocatore normale, da uomo normale. Il Lionel non si è mai sentito così Pulce.
ARGENTINA-CILE, I RIGORI – VIDEO
Vidal, Messi, Biglia. Tutti e tre rigoristi, tutti e tre hanno tradito nel momento più importante. Hanno segnato invece quelli che dagli 11 metri non tirano quasi mai.