Armi negli USA: ogni giorno (almeno) una sparatoria
03/12/2015 di Andrea Mollica
Armi negli USA,
la strage di San Bernardino rappresenta un caso tanto drammatico quanto ormai ripetitivo. Le morti violente provocate dalle sparatorie sono ormai diventate una consuetudine per gli americani come per l’opinione pubblica mondiale, tanto che superano i confini della cronaca locale solo se le vittime superano le diverse unità. Un’amara considerazione su una realtà che non cambia, vista la facilità con cui le persone hanno accesso alle armi negli Stati Uniti.
MORTI PER ARMI NEGLI USA –
Poche persone sanno che dal 1996 è vietato per gli istituti sanitari spendere soldi pubblici per far ricerca in merito alla violenza provocata dalle armi. All’epoca il Congresso era tornato per la prima volta in mano ai Repubblicani dopo circa 50 anni, e la destra americana aveva introdotto diverse misure, tra cui questa, per difendere la libertà di possesso delle armi, uno dei suoi dogmi. Diversi siti, come Shooting Tracker, promossi da associazioni progressiste, conteggiano l’orrore quotidiano provocato dalla libera circolazione di pistole e fucili automatici. I loro numeri sono spesso diversi da quelli ufficiali del FBI, solo per una questione di definizione. Secondo la polizia federale un mass shooting si verifica solo quando ci sono almeno quattro morti. Il gruppo Internet “Guns are Cool” su Reddit non conteggia però solo i morti, ma definisce mass shooting anche i casi di cronaca in cui ci sono quattro persone decedute o ferite. Se si accetta questa definizione il 2015 passerà alla storia recente come l’anno più violento degli USA.
LEGGI ANCHE
Le armi negli Usa dal 2001 hanno ucciso 400.000 persone. I terroristi neanche 4000
ARMI NEGLI USA NUMERI –
Secondo le stime di “Guns are Cool” nel 2015 si sono verificate già 355 sparatorie di gruppo in 336 giorni, in aumento rispetto al 2014. Nel 2013 le sparatorie con almeno 4 feriti erano state 363, e visto il ritmo più che giornaliero degli episodi di violenza da arma da fuoco sembra facile immaginare che venga stabilito questo triste record. La strage di San Bernardino, i cui motivi devono ancora essere definiti, è diventata il secondo episodio più sanguinoso della storia recente. A fine 2012 c’erano stati più decessi nella sparatoria verificatosi alla scuola elementare di Sandy Hook, a Newton, Connecticut, con 27 vittime. Un’altra statistica non ufficiale evidenzia la drammatica quotidianità. Nel solo 2015 sono morti più di 8 mila americani uccisi dalle armi, per sparatorie, incidenti domestici, scontri tra gang rivali oppure tra polizia e criminali. La passione per i fucili e le pistole però non diminuisce. Nel Black Friday è stato infatti registrato un nuovo record per i background check, i documenti personali inclusivi del certificato penale che devono esser presentati per comprare le armi. Nel giorno dedicato agli acquisti scontati ne sono stati condotti oltre 135 mila, valore più alto tra quelli registrati in questi ultimi anni.