Aste al centesimo, tutto quello che c’è da sapere

LE OFFERTE SU PREZZIPAZZI.IT – Peraltro tutti questi siti, nel descrivere i modi per poter ottenere delle vittorie, consigliano di usare le puntate gratuite per poter vedere come va, anche se su Vinciprodotti si ricorda che vincere con l’offerta è quasi impossibile. Eppure le offerte sono oggettivamente allettanti. Si va dai computer alle macchine fotografiche passando da iPhone, oggetti di consumo ed anche automobili, come nel caso di Madbid. Ma certo è opportuno fare prima dei conti per capire se e quanto conviene. Intanto bisogna registrarsi prima di poter acquistare delle puntate, con il tariffario che viene reso disponibile solo dopo aver lasciato i propri dati ed aver accettato ai termini ed alle condizioni dei singoli siti. Successivamente si può partecipare. Prendiamo ad esempio l’offerta presente il 21 gennaio su Prezzipazzi.it

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I COSTI – Viene proposta una differenza tra aste libere e riservate. Ogni prodotto ha un timer diverso che indica la durata della puntata mentre quello evidenziato è il prezzo del prodotto in questione. Come possiamo vedere, parliamo di oggetti di prima fascia come un Bimby, vari iPhone, un iPad ed una borsa Louis Vuitton. Se vogliamo partecipare dobbiamo prima iscriverci e poi acquistare un pacchetto di offerte, a meno che non vogliamo prendere parte ad un asta libera che ci consentirà di partecipare usando solo le offerte free. E queste sono le tariffe a disposizione:

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LA DIFFERENZA TRA SPESA E PREZZO – Vengono proposte delle offerte in termini di sconto percentuale così da farci un’idea su quello che potrebbe essere il nostro impegno economico. Ricordiamo sempre che il prezzo aumenta di un centesimo ogni puntata. Ciò significa che per arrivare a 4.22 euro, bisogna aver effettuato almeno 422 puntate. Prendiamo l’iPad Air da 16 pollici in vendita a 171.09 euro. Ciò significa che sono state effettuate al momento 17109 puntate. E se diciamo che 1250 puntate costano 350 euro, con uno sconto del 45 per cento, potremmo dire che con questo valore il costo finora incassato da Prezzipazzi è di 4790,52 euro. E tale valore è destinato a salire se prendiamo ad esempio il pacchetto da 113 offerte a 45 euro si può arrivare ad un prezzo di 6183 euro. A volte poi ci s’imbatte in sorprese come nel caso di Cipclick, dov’è capitato che i clienti rilanciassero le proprie offerte o che vi fossero due o tre prodotti con un’offerta contemporanea.

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VENTI SITI ATTIVI IN ITALIA – Per dare un’idea di quanto sia difficile questo mercato per gli operatori coinvolti, è opportuno consultare la lista dei siti attivi in Italia, fornita da Astealcentesimo.net, che ci può confermare come al momento in Italia siano attivi 20 siti su 85 nati e per lo più defunti. Segno che il business è complesso e che forse solo la garanzia di sicurezza può rappresentare uno stimolo all’acquisto. Prendiamo ad esempio Prezzipazzi che chiede ad ogni acquirente di realizzare un video in cui presenta il prodotto acquistato garantendo sulla qualità del sito in questione.

IL SOFTWARE PER VINCERE – E per chi invece vuole monitorare l’attività dei vari siti d’aste, è possibile acquistare un programma, chiamato Astamonitor, che a seconda dei pacchetto desiderato consente di poter monitorare l’attività dei principali siti che offrono prodotti con rialzo al centesimo. Ed è curioso che qui vengano proposti suggerimenti che contraddicono le dritte presentate in precedenza. Ad esempio non è vero che si hanno più possibilità di vincere giocando ad orari meno affollati perché le aste rischiano di durare per giorni. Inoltre bisogna stare attenti perché spesso le case d’asta non dicono quanto un utente ha speso per aggiudicarsi un oggetto. Allo stesso modo non si possono creare account fasulli per avere puntate gratis perché si viene scoperti.

LE BUFALE SFATATE – Importante anche il passaggio in cui si equipara l’asta al ribasso con il bingo, in cui si spiega che l’azienda in realtà spende per l’oggetto il 20 per cento di quanto raccolto per lo stesso. Inoltre viene smentita l’idea di rilanciare colpo su colpo perché, come avviene per le slot machines, è il modo più facile per perdere tanti soldi. Contestualmente viene smontata l’idea di confrontare il lavoro degli altri perché nessuno passa ore al pc e, sopratutto, gli utenti esperti vanno avanti a puntate automatiche. Inoltre non ha senso porsi dei limiti di spesa perché di fatto si spende sempre anche quando non si vince e quindi si cerca in ogni modo di rientrare della somma investita, altrimenti non avrebbe senso partecipare.

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IL BANCO NON DEVE PERDERE – Infine viene consigliato di giocare al gratta e vinci se proprio si vuole provare la fortuna. Si perché in fondo parliamo di un sistema che assomiglia ad una lotteria ma il cui biglietto è effettivamente molto costoso, se non addirittura troppo. Come abbiamo avuto modo di vedere, il sistema in se è legale ma è altrettanto vero che sono moltissimi i siti che hanno alzato bandiera bianca. Perché il sistema funziona quando si riescono a convogliare clienti che spendono ed investono, altrimenti il sistema va in perdita. Del resto il banco deve vincere sempre, altrimenti, per chi organizza, non ne vale la pena.

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