Atac, tutti i tagli e gli aumenti. La bozza del nuovo piano industriale

Regolarità, affidabilità, qualità, rispetto delle frequenze. Ma anche tagli alle vetture, all’organico e alle corse notturne. Ecco i punti chiave della bozza del piano industriale di Atac 2015-2019 che l’azienda presenterà oggi in Commissione Mobilità alla presenza dei sindacali e dell’assessore Improta e che Giornalettismo.com ha avuto modo di consultare

Daniele Leone / LaPresse
Daniele Leone / LaPresse

AUMENTO ORARIO – Si legge nella bozza che «nel settore degli autisti è necessario un aumento delle ore medie settimanali di guida da 32 a 36, attraverso l’incremento della punta massima a 7.15 ore dalle attuali 6.20, che equivale a un incremento della produttività media degli operatori di esercizio pari al 12,5%». Circa il personale viaggiante nel settore metroferroviario poi «occorre raggiungere una condotta effettiva a turno pari a 900 ore annue, rimuovendo i vincoli che oggi non consentono una pianificazione dei turni coerente con la forza disponibile (numero di corse per turno, tempo macchina effettivo)»

NOTTURNI – Si prevede poi una «razionalizzazione dei servizi notturni», ossia un taglio sostanzioso alle corse da mezzanotte in poi. I 27 bus notturni – la cui gestione è stata affidata da Atac a Roma TPL – dai 3,6 milioni di chilometri che fanno oggi a testa ne correranno 2,7: -25%.  Dall’1° gennaio 2015 è previsto inoltre un’internalizzazione del servizio con un riduzione dei costi prevista di 10 milioni di euro l’anno

RIDUZIONE COSTI E BUS – Le altre sforbiciate previste nella bozza sono il taglio dei costi di vigilanza (4,5 milioni di euro risparmiati all’anno), dei costi assicurativi («per effetto della riduzione del parco bus, meno 200 vetture», si legge), e del costo di locazione della sede di via Silone. 5 milioni di euro verranno ricavati internalizzando la manutenzione dei treni Caf. Piccola rivoluzione poi nel settore delle manutenzioni: orario lavorativo a 39 ore, riorganizzazione dei reparti e dei turni, formazione tecnico professionale mirata alla polivalenza delle qualifiche, internalizzazione completa della manutenzione

METRO C – Circa la linea C della metropolitana, già al centro di polemiche, è previsto invece un incremento dei costi operativi nel 2015-2016: + 40/45 milioni di euro, «con volume di produzione sviluppato non adeguato a determinare equilibrio della gestione»

SALARIO VARIABILE – L’azienda nella bozza fa poi riferimento alla volontà di «modificare la struttura salariale, mediante l’introduzione dei meccanismi e regole tendenti a orientare il salario variabile verso incentivi che premino la quantità, la qualità e la regolarità della prestazione. Tale leva – si legge – consente di orientare in modo convergente i comportamenti, valorizzando il merito e l’apporto di ciascun dipendente al risultato complessivo dell’azienda»

ABBONAMENTI  E ORGANICO – Fonti di Giornalettismo.com confermano inoltre l’aumento delle tariffe: in base alla bozza l’abbonamento annuale passerà dai 250 ai 280 euro, mentre quello mensile da 35 a 38 euro. Altre fonti rilanciano infine un taglio di organico pari a circa 500 unità

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