Attentati: cosa cambia per chi vola
21/11/2015 di Redazione
Se in Siria la lotta al terrorismo è fatta soprattutto di bombe, in Europa si combattono le infiltrazioni dei foreign fighters con una decisa stretta sulla libertà di movimento nei paesi dell’area Schengen. Ecco cosa succedera
COSA CAMBIA PER CHI VOLA
Messaggero e Corriere ci raccontano cosa cambierà
Commissione e Europarlamento frenano sui due dossier più sensibili: riforma del codice Schengen per consentire controlli sistematici e obbligatori su chi attraversa le frontiere esterne dell’area di libera circolazione e il Passanger Name Record (PNR) che dovrebbe contenere tutti i dati dei passeggeri aerei.
Sono questi i punti chiave su cui vertono le necessità dei paesi in lotta al terrorismo, Paesi fra cui la più “fortunata” sarebbe l’Italia, con un numero bassissimo di persone partite per unirsi in Siria all’Isis. Per tutti, comunque,
Non c’è alcuna dichiarazione ufficiale, ma il trattato di Schengen è sospeso di fatto. Controlli ai valichi già attivi e nel prossimo mese molto altro si farà. Perché saranno schedati tutti i cittadini che rientreranno negli Stati europei — anche se sono comunitari — e saranno inseriti in banca dati tutte le informazioni su chi viaggia in aereo, con l’archiviazione del Pnr (il codice passeggeri) per almeno un anno. […] sarà registrato il passaporto di chi va all’estero e poi rientra, come finora avveniva solo per gli extracomunitari. Una misura restrittiva, ancor più drastica nei confronti dei migranti «che dovranno essere tutti registrati e fotosegnalati». Il progetto è a lungo termine, ma non è stato escluso di poter creare squadre di polizia di intervento rapido che si occupino esclusivamente di questo.
Ma non finisce qui: sarà introdotto un Pnr sinora bloccato dai timori per la privacy
Pnr che consente l’accesso anche ai dati sensibili: stato di salute, religione e poi notizie personali sui compagni di viaggio, sui luoghi frequentati a destinazione, sui metodi di pagamento. La novità riguarda sia la durata del periodo di archiviazione delle informazioni che passa da un mese a un anno e soprattutto il fatto che l’accesso sarà possibile anche per i voli interni all’Unione consentendo la creazione di una vera e propria «banca» per le forze di polizia e intelligence che potranno così avere ogni notizia in tempo reale.
Benvenuti nel grande fratello