Attentato dei Talebani, 141 morti in Pakistan: almeno 130 sono bambini
16/12/2014 di Redazione
Strage terroristica nella regione nord-occidentale del Pakistan. A quanto si apprende sarebbero almeno 141, di cui 130 bambini, i morti dell’attacco sferrato dai Talebani contro la scuola pubblica (Warsak Road) gestita dall’esercito a Peshawar. A fornire inizialmente le informazioni è stato il chief minister (governatore) della provincia di Khyber-Pakhtunkhwa, Pervaiz Khattak. Citato dal sito di Dawn, giornale pakistano in lingua inglese, Khattak dopo l’attentato aveva riferito che 23 corpi erano stati trasportati nell’ospedale di Lady Reading e 60 nel Combined Military Hospital. Il ministro della Khyber-Pakhtunkhwa per l’Informazione, Shah Farman, parlava intanto di circa 80/100 morti non confermati. «L’esercito sta cercando di riportare la situazione sotto controllo. L’operazione è in corso – faceva sapere il ministro al sito di Dawn – Sfortunatamente sono stati colpiti gli studenti. Abbiamo bisogno che il Paese resti uniti e abbiamo bisogno di giustizia». Poi il bilancio si è sensibilmente aggravato. A quanto si apprende ora i feriti sarebbero 124, di cui 121 ragazzi e molti in gravi condizioni. Gli scontri sono proseguiti anche dopo l’iniziale attacco (avvenuto alle 10.30 locali, quando in Italia erano le 6.30).
“The United States condemns in the strongest possible terms today’s horrific attack…in Peshawar, Pakistan.” —Obama pic.twitter.com/oZB0lpHVmY
— The White House (@WhiteHouse) 16 Dicembre 2014
(Foto da archivio LaPresse. Credit: Reuters / Khuram Parvez)
ATTENTATO DEI TALEBANI IN PAKISTAN, 500 PERSONE IN OSTAGGIO – A quanto si apprende il commando era composto da sei miliziani armati di fucile, indossava giubbotti imbottiti di esplosivo e avrebbe fatto irruzione con finte divise militari. Gli alunni avevano età compresa tra i 6 e i 17 anni. I terroristi sono entrati nell’edificio tenendo in ostaggio circa 500 tra studenti e insegnanti. L’azione è stata poi rivendicata dalla sigla Ttp. Secondo le ricostruzioni dopo l’intervento delle forze di sicurezza cinque componenti del commando sarebbero stati uccisi dall’esercito, un sesto invece si sarebbe fatto saltare in aria. È probabile quindi che tutti gli attentatori siano morti.
ATTENTATO DEI TALEBANI IN PAKISTAN, INSEGNANTE BRUCIATO VIVO – La maggior parte dei bambini sarebbe stata uccisa con un colpo di arma da fuoco alla testa. Ma quanto accaduto nella scuola non è ancora del tutto chiaro. Inizialmtente i media facevano sapere che molte delle 500 persone presenti nell’istituto erano state fatte uscire mentre delle altra rimanevano in ostaggio in ostaggio. Secondo una ricostruzione un insegnante sarebbe stato bruciato vivo dai Talebani che poi avrebbero costretto gli alunni ad assistere alla scena. Sono terribili le ricostruzioni dei testimoni della strage, caratterizzata da una ferocia inaudita. Uno studente ha raccontato: «Oggi avevamo un esame di chimica. Appena ho finito, mentre ero seduto nel laboratorio, è iniziata la sparatoria. Sono entrati dei militanti e hanno aperto il fuoco su tutti gli studenti. È morto un bambino di due anni che qualcuno aveva portato con sé a scuola».
ATTENTATO DEI TALEBANI IN PAKISTAN, RENZI: «REAGIRE ALL’ORRORE» – Una delle prime reazioni alla strage è stata quella del premier britannico. «La notizia è scioccante. È orribile che dei bambini siano stati uccisi solo perché andavano a scuola», ha twittato David Cameron. Su Twitter invece il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha scritto: «Bambini, bambini uccisi, bambini uccisi a scuola. Inconcepibile. Il mondo deve reagire all’orrore». “La strage di bambini a Peshawar e’ un crimine contro l’umanita'”. L’Italia e’ solidale con le famiglie e il governo pakistano”,. Cosi’ il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha condannato su Twitter l’attentato dei talebani ad una scuola in Pakistan nel quale sono morti oltre 100 bambini. In Pakistan intanto il premier Nawaz Sharif ha fatto sapere: «Seguirò le operazioni personalmente da Peshawar». Il presidente francese Francois Hollande, su Twitter: «Condanno con la più estrema fermezza l’ignobile attacco contro una scuola di Peshawar, che ha causato la morte di più di 80 bambini». La cancelliera tedesca Angela Merkel ha fatto sapere attraverso il suo portavoce di condividere «il dolore delle molte famiglie che hanno perso i loro figli e le loro figlie a causa del terrorismo talebano».
(Foto da archivio LaPresse. Credit: Reuters / Khuram Parvez)
ATTENTATO DEI TALEBANI IN PAKISTAN, SEGRETARIO NATO: «ATTACCO SPEZZA IL CUORE» – «L’attacco in Pakistan spezza il cuore e i miei pensieri vanno a tutti quelli che ne sono colpiti. Essere al sicuro a scuola è un diritto di ogni bambino», ha scritto su Twitter il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
ATTENTATO DEI TALEBANI IN PAKISTAN, SATYARTHI: «GIORNO BUIO PER L’UMANITÀ» – Non potevano mancare su quanto accaduto le parole dell’attivista indiano Kailash Satyarthi, Premio Nobel per la pace 2014 insieme alla pakistana Malala Yousafzai. «Il governo pakistano deve prendere tutte le misure necessarie per proteggere i bambini e le scuole dalla violenza», ha scritto su Twitter. E poi: «Il mio cuore sanguina per le famiglie in lutto. È uno dei giorni più bui della storia dell’umanità». «Quelli che sono stati uccisi oggi – ha scritto ancora Satyarthi – sono tutti nostri figli. Le mie preghiere e le mie condoglianze alle loro famiglie».
(Foto da archivio LaPresse. Credit: Reuters / Khuram Parvez)
ATTENTATO DEI TALEBANI IN PAKISTAN, CURE DIFFICILI – L’attacco dei terroristi ha ovviamente generato un’emergenza in ospedale. E i soccorsi sembrano difficili. In particolare nell’ospedale di Peshawar scarseggiano le scorte di sangue ‘0 negativo’ per i feriti.
ATTENTATO DEI TALEBANI IN PAKISTAN, RIVENDICAZIONE: «VENDETTA CONTRO L’ESERCITO» – Dopo l’attentato è arrivata anche la rivendicazione. L’attacco sarebbe una vendetta per l’operazione lanciata dall’esercito pakistano contro i miliziani nel Nord Waziristan e nella Khyber agency. «Abbiamo scelto con attenzione l’obiettivo da colpire con il nostro attentato. Il governo sta prendendo di mira le nostre famiglie e le nostre donne. Vogliamo che provino lo stesso dolore», ha affermato il portavoce dei talebani pakistani, Mohammed Umar Khorasani. «I nostri sei combattenti – ha dichiarato – sono riusciti a entrare nella scuola dell’esercito e noi gli stiamo dando istruzioni dall’esterno». «I Ttp – ha proseguito parlando a The Express Tribune – hanno compiuto questo gesto estremo per vendetta. Colpiremo ogni istituzione collegata all’esercito fino a quando fermeranno le loro operazioni e gli omicidi extra giudiziari dei nostri detenuti». E ancora: «I nostri detenuti vengono uccisi e i loro corpi gettati per le strade. Abbiamo detto ai nostri uomini di non colpire i bambini piccoli anche se sono figli di militari o di leader civili». L’operazione cui fa riferimento il leader dei talebani è stat alanciata lo scorso 15 giugno dalle forze pakistane contro i Talebani e i miliziani della rete Haqqani nel Nord Waziristan a seguito di un attacco all’aeroporto di Karachi. L’attentato di Peshawar “e’ solo un trailer” e presto ci saranno altri attacchi. E’ la minaccia di un portavoce dei talebani del Pakistan (Tehreek-e-Taliban), Muhammad Khorasani, dopo la carneficina nella quale sono morte 135 persone, di cui oltre 120 bambini. “Abbiamo scelto con cura la scuola militare perche’ il governo ha preso di mira le nostre famiglie e le nostre donne. Vogliamo far provare loro (ai militari) il nostro stesso dolore”, ha spiegato Khorasani.
(Foto da archivio LaPresse. Credit: Reuters / Khuram Parvez)
ATTENTATO DEI TALEBANI IN PAKISTAN, REAZIONE DELL’ESERCITO – Dopo l’attacco l’esercito pakistano ha lanciato una serie di operazioni contro i Talebani in tutta la regione del Khyber. Ad annunciarlo è stato il capo del servizio stampa delle forze armate (Ispr), generale Asim Bajwa. «Sulla base di informazioni di intelligence – ha scritto Bajwa su Twitter – diverse operazioni sono state lanciate oggi nel Khyber, tra cui 10 raid aerei». «Questo orribile atto di codardia che ha portato all’uccisione di innocenti – ha aggiunto il generale – indica chiaramente che (i militanti, ndr) non sono solo nemici del Pakistan, ma dell’intera umanità». «La nostra determinazione si è rafforzata», si legge in un altro tweet del generale. «Inseguiremo queste bestie disumane e chi le sostiene fino alla loro eliminazione definitiva». «Hanno colpito il cuore della nazione – ha scritto infine il generale – ma ribadiscono che non possono scalfire la volontà di questa grande nazione».
ATTENTATO DEI TALEBANI IN PAKISTAN, OBAMA – Anche gli Stati Uniti condannano nei termini più duri il terrificante attacco in Pakistan. «Puntando studenti e insegnanti in questo atroce attacco, i terroristi hanno mostrato ancora una volta la loro depravazione», ha dichiarato il presidente americano Barack Obama nel messaggio di solidarietà inviato al governo pachistano e alle famiglie delle vittime. Obama ha ribadito che gli Stati Uniti saranno al loro fianco per «combattere il terrorismo».
ATTENTATO DEI TALEBANI IN PAKISTAN, SOLIDARIETÀ DALL’AFGHANISTAN: «COMBATTEREMO INSIEME» – Il Pakistan ha ricevuto un messaggio di solidarietà dal presidente dell’Afghanistan. «Combatteremo insieme – ha detto Ashraf Ghani – per eliminare il terrorismo dal Pakistan e per portare stabilità alla regione». Ghani e Abdullah Abdullah, che guida il governo di Kabul, hanno telefonato al premier pakistano Sharif, per porgere le loro condoglianze per le vittime dell’attacco. «Questo – ha detto Ghani, citato da Express News – è un giorno di lutto anche per il popolo afghano».
(Foto di copertina da archivio LaPresse. Credit: Reuters / Khuram Parvez)